Ansia e paura di vivere, qualcosa che appartiene un po’ a tutti, ma in modo particolare a Sole Santoro (la brava Federica Torchetti), tra un’Amélie pugliese e un’Alice nel paese delle realtà, che non solo non riesce a fare nulla, ma non sa dire mai di no. È lei la protagonista di Per Lanciarsi dalle Stelle di Andrea Jublin, scritto da Alice Urciuolo e tratto dall’omonimo romanzo di Chiara Parenti (ed. Garzanti), da oggi su Netflix.
Sole, ragazza di quasi 25 anni, nata e cresciuta in Puglia, a Conversano, vuole un suo riscatto, ma non è semplice cambiare vita quando si ha paura di tutto, ovvero dell’acqua, di andare in bicicletta, volare in aereo, frequentare ragazzi, fare buchi alle orecchie e trovare lavoro (e questo per fare un elenco di minima). L’unica in grado di comprenderla e aiutarla è sempre stata Emma, la sua migliore amica, che però adesso non c’è più. È stata proprio lei a scrivere la lettera che Sole riesce a leggere solo pochi giorni prima di compiere 25 anni, una lettera in cui non solo la esorta ad avere uno slancio di temerarietà, ma le indica anche un metodo: stilare una lista delle piccole e grandi paure che la paralizzano e poi affrontarle una ad una. A spronarla ora ci sarà l’esuberante Miriam (Celeste Savino), una «Julia Roberts» in salsa pugliese.
«Ho studiato a fondo questo tipo di disagio - spiega Federica Torchetti, originaria di Bisceglie - e come rendere poi gli attacchi di panico. Ho lavorato in questo senso molto sul corpo, su come muovere le mani».
Nel cast anche Cristiano Caccamo, Anna Ferruzzo, Massimiliano Gallo e Lorenzo Richelmy. Musiche di: La Rappresentante di Lista, Billie Eilish, Fred de Palma feat Anitta, Cosmo, Colapesce-Di Martino, Giuliano Palma & the Bluebeaters, The Bitch Hotel, Margherita Vicario ft. IZI e Toby Ernes.
















