TARANTO - Con striscioni e cartelli un gruppo di migranti, assistiti da una delegazione dello Slai Cobas, questa mattina ha manifestato sotto la Prefettura di Taranto chiedendo la revoca del provvedimento di espulsione per oltre una decina di loro dal centro di accoglienza 'Bel sit' di Talsano.
I migranti nei giorni scorsi avevano bloccato una strada lamentando «la mancata corresponsione - spiega una nota del sindacato di base - da diversi mesi del pocket money di 2,50 euro, la mancanza di acqua, la qualità del cibo non adeguato, il sovraffollamento, la mancata assistenza sanitaria» e «la scarsa considerazione delle loro esigenze ad opera dell’associazione Salam che gestisce la struttura». Questi problemi «sono però - osserva lo Slai Cobas - parte del più generale problema del rispetto del diritto d’asilo che diventa lettera morta, perchè passano mesi prima che i migranti possano essere convocati dalla Commissione». Secondo il sindacato di base, nella «struttura di Paolo VI questo sta diventando sempre più inaccettabile.
I migranti, un centinaio, sono lì da mesi con una carta di soggiorno temporanea, senza documenti e senza che nessuno di essi sia stato ancora ascoltato dalla Commissione». Se non saranno fornite risposte alle rivendicazioni evidenziate, «i migranti - viene annunciato - torneranno a manifestare in massa il 7 febbraio, anche nel quadro di una giornata nazionale sugli stessi problemi che si svolge in tutt'Italia.
















