Quanto al terzo imputato del processo, il farmacista Giovanni Rossano, chiamato in causa per avere fornito ad Agricola dei medicinali violando le norme che regolano la preparazione delle ricette, il giudice ha accolto la sua proposta di patteggiare cinque mesi di reclusione.
Oltre alla frode sportiva e alla somministrazione di farmaci in modo pericoloso, i pm avevano contestato (a seconda delle singole condotte di Agricola e Giraudo) la violazione del decreto 626 del '94 sulla sicurezza sul lavoro, la violazione dello Statuto dei Lavoratori, il falso, la violazione della legge del 1992 sui farmaci.
Il giudice ha ordinato che la sentenza venga pubblicata sulle pagine nazionali del quotidiano «La Repubblica».
















