Il corpo della donna, dato alle fiamme e quasi del tutto devastato dal fuoco, fu trovato l'11 settembre scorso nelle campagne di Barletta, a poca distanza dalla statale 16 bis e dalla zona industriale del comune barese.
Alla sua identificazione si è giunti nelle ultime ore grazie alla decisione degli investigatori la scorsa settimana di diffondere alcuni particolari, tra i quali la descrizione e la foto del tatuaggio, raffigurante un cuore alato, che la ragazza aveva sulla zona sacrale. A quanto si è saputo per ora, parenti della giovane avevano infatti contattato la polizia dopo la diffusione dell'immagine del tatuaggio che aveva nella zona sacrale. E' stata così esaminata e comparata con i resti del corpo la documentazione medica che i parenti della donna avevano: la giovane si era infatti sottoposta a cure per una scoliosi toracica e si era di recente sottoposta all'estrazione di un dente.
La giovane, a quanto è stato reso noto sinora dalla squadra mobile barese - ha avuto una vita molto difficile. In passato era stata affidata a un centro di recupero per minorenni e dalla fine del 2005 aveva cominciato a prostituirsi, attività che svolgeva però per lo più in alberghi o in case private.
La polizia ritiene che ad uccidere sia stata più di una persona che ha infierito sul corpo della giovane: le ha sparato a bruciapelo sette colpi di pistola calibro nove alla testa e al collo, l'ha cosparsa di benzina e data alle fiamme. Secondo gli investigatori, l'assassino avrebbe visto bruciare il corpo fino a che le fiamme non l'hanno reso totalmente irriconoscibile.
La località dove è stato trovato il cadavere si chiama «Madonna dello Sterpeto»: è una località in aperta campagna, deserta, ora destinata a zona industriale, molto vicina sia ai binari della ferrovia sia al tracciato della statale 16 bis Adriatica.
















