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Capurso, la cantante ordina: «Togliete quei santi dal mio palco»

Capurso, la cantante ordina: «Togliete quei santi dal mio palco»

 
Capurso, la cantante ordina: «Togliete quei santi dal mio palco»

Lunedì 26 Agosto 2013, 09:28

03 Febbraio 2016, 03:30

di VALENTINO SGARAMELLA
CAPURSO - Al limite tra sacro e profano, scoppia la polemica alla festa patronale in onore della Madonna del Pozzo. La cantante Marina Rei si rifiuta di dare il via al concerto perché non gradisce la presenza di due quadri accanto al palco su cui canta. Raffigurano uno la Madonna del Pozzo, San Giuseppe il secondo. Alla Rei non sarebbe piaciuto nemmeno il tipo d’illuminazione che fa da coreografia alla cassarmonica. Sono costretti a spostare i due quadri.

Questo è quanto riferito da numerosi cittadini che, a Capurso, festeggiano l’edizione 2013 della festa estiva. Con l’Amministrazione comunale che attribuisce lo spostamento a fattori esclusivamente tecnici.

Cerchiamo di ricostruire i fatti. La sera di sabato 24 agosto Marina Rei sale sul palco della cassarmonica, in piazza Umberto I, per la sua esibizione prevista in calendario. Come di consueto, ai lati della cassarmonica ci sono le due grandi icone. Stando alle testimonianze la Rei ha preteso la rimozione di entrambe le immagini per dare inizio al suo concerto. Il Comitato festa patronale, per non alimentare incomprensioni in un momento topico, l’avrebbe accontentata. Questo ha scatenato mugugni nella cittadinanza e nei fedeli che non hanno evidentemente gradito. E la polemica si è resa esplicita su Facebook, il «social network» su internet. Scrive Alfonso Boezio: «La richiesta della cantante è stata arrogante e l’accoglimento della stessa è stata una scelta sbagliata e umiliante. Nessun artista vero si sarebbe mai sognato di mancare di rispetto ad un’intera cittadina». Rincara la dose Giuseppe Mariella, che parla di «integralismo fanatico e irrispettoso». «Non ero a Capurso e apprendo allibito di quanto accaduto ma soprattutto quello che mi fa più dispiacere e che le richieste di questa signora siano state accolte».

Ieri, nel primo pomeriggio, la processione si è snodata come un enorme serpentone umano tra le strette viuzze del borgo antico ed è sfociata in piazza Umberto I, dove le dichiarazioni dei commercianti presenti sono unanimi. L’assessore alla Cultura e marketing territoriale, Michele Laricchia, interpreta l’accaduto come scelta precisa del Comitato festa patronale: «L’unica cosa che ha chiesto l’organizzazione del concerto è quella di spegnere le luminarie; bisogna dire che le due figure, quella della Madonna e di San Giuseppe, sembravano la scenografia del palco». Laricchia precisa: «Fare un concerto rock con questa presenza forte sul palco non ci piaceva molto come idea; perciò, le abbiamo smontate e rimontate stamattina». E conclude: «È falso che si sia trattato di un capriccio di Marina Rei».

Intanto in piazza Umberto, un cittadino di Capurso che lavora come addetto alla sicurezza in un locale notturno esclama: «Non mi piace questa imposizione: sa come si dice a Bari? Và chemmanne a cast (vai a comandare a casa tua)». Un ambulante aggiunge: «Ho sentito dire che hanno eliminato i quadri dal palco perché la cantante lo ha chiesto e non ho parole». La titolare di un bar: «Oggi la voce a Capurso è questa: forse la Rei è di una religione diversa».

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