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Faida del Gargano Latitante alla Gazzetta: "Sono innocente"

Faida del Gargano Latitante alla Gazzetta: "Sono innocente"

 
Faida del Gargano Latitante alla Gazzetta: "Sono innocente"

Domenica 11 Luglio 2010, 13:29

02 Febbraio 2016, 22:02

FOGGIA - «Sono innocente. Mi perseguitano», «chiedo un processo giusto»: così scrive dalla latitanza, in una lettera inviata ai giudici e alla Gazzetta del Mezzogiorno, l'ergastolano Franco Libergolis, di 32 anni, elemento di spicco della mafia garganica, inserito nell'elenco dei 100 ricercati più pericolosi d'Italia.

La notizia è riportata oggi dalla Gazzetta del Mezzogiorno. La cattura di Franco Libergolis è uno degli obiettivi principali dei carabinieri e della polizia di Foggia, da tempo alle prese con la guerra di mafia che insanguina il Gargano, ritenuta la conseguenza della rottura tre le famiglie Libergolis e Romito, un tempo amiche e alleate.

Nell'ambito di questa guerra dall'aprile del 2009 a oggi si contano sei omicidi e due agguati falliti. L'ultimo omicidio è avvenuto a Manfredonia il 30 giugno: venne ucciso Leonardo Clemente, parente dei Libergolis. E proprio per far fronte a questa situazione domani si terrà a Manfredonia un vertice sulla sicurezza presieduto dal ministro Maroni. Franco Libergolis è ricercato da circa 16 mesi, dopo essere stato scarcerato nell'estate del 2008 per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva nel maxi-processo alla mafia garganica.

 «Sto scrivendo questa missiva - scrive a penna Libergolis - per chiedere aiuto come cittadino italiano al presidente Napolitano, al ministro Maroni». A Napolitano e Maroni il latitante chiede aiuto affinchè «guardino attentamente - scrive - al mio processo che sto svolgendo in corte d'assise d'appello di Bari, che soprattutto venga svolto correttamente perchè fino ad oggi, e sono più di sei anni, è stato svolto come un libero convincimento e senza guardare se ci sono prove a mio carico». Libergolis, prosegue prendendo poi le distanze «da tutti questi brutti crimini che stanno succedendo a Manfredonia e a Monte Sant'Angelo». Franco Libergolis - condannato al carcere a vita quale mandante di un omicidio - è fratello di Armando e Matteo (detenuti e condannati a 27 anni a testa per mafia, droga ed estorsioni nel maxi-processo). È il figlio di Pasquale, ucciso il 15 giugno del '95 davanti casa a Monte Sant'Angelo ed è nipote di Ciccillo Libergolis, il patriarca della faida, ucciso a 66 anni a Monte lo scorso 26 ottobre. È inoltre cugino di Leonardo Clemente, il 33/enne sorvegliato speciale ammazzato lo scorso 30 giugno a Manfredonia nel bar dove lavorava.
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