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Lo strappo dei vendoliani su Bari: Sinistra Italiana conferma il sostegno a Laforgia e si smarca dai Verdi pro-Leccese

Lo strappo dei vendoliani su Bari: Sinistra Italiana conferma il sostegno a Laforgia e si smarca dai Verdi pro-Leccese

 
Alessandra Colucci

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Alessandra Colucci

Lo strappo dei vendoliani su Bari: Sinistra Italiana conferma il sostegno a Laforgia e si smarca dai Verdi pro-Leccese

Punzecchiatura sul segretario provinciale Dem, Todaro: «Io destabilizzante oltre che divisivo?»

Giovedì 25 Aprile 2024, 10:03

BARI - Sinistra italiana conferma l’appoggio per il candidato sindaco di centrosinistra Michele Laforgia: ieri è arrivata la conferma ufficiale da parte dei vendoliani che, la settimana prossima, terranno una conferenza stampa per spiegare le ragioni della scelta e illustrare le proprie posizioni anche in merito allo strappo ddi questi giorni col rimpasto alla Regione Puglia.

Nei giorni scorsi, Si aveva avviato una fase di confronto interno, sulla possibilità di ritirare il sostegno a Laforgia per scegliere, invece, l’altro candidato sindaco di centrosinistra, l’ex parlamentare dei Verdi e capo di gabinetto uscente del Comune di Bari, Vito Leccese. Nel corso di un’assemblea all’Officina degli esordi, era stato deciso il da farsi, ma l’ufficializzazione aveva dovuto aspettare un confronto con i vertici nazionali del partito e ieri, dunque, la riserva è stata sciolta. L’appoggio a Laforgia è la conseguenza naturale di quanto sostenuto proprio dal presidente di Si, l’ex governatore Nichi Vendola, che aveva lanciato la candidatura del penalista, ma un possibile cambio di direzione, in favore di Leccese avrebbe reso meno complicati i rapporti con i Verdi. Già perché, da tempo, Si e Verdi sono alleati - in Avs, Alleanza Verdi e Sinistra - e proprio alle europee di giugno (che si terranno in contemporanea con le amministrative) correranno insieme.

Per quanto riguarda, invece, una possibile lista, il segretario Francesco Polito rimanda tutto ai prossimi giorni, spiegando che da domani mattina «inizieremo a ragionare con il candidato sindaco». Gelida la reazione in casa dei Verdi, con Mimmo Lomelo che si limita a rilevare che «ognuno decide quel che decide, per quanto mi riguarda, sul programma, Leccese mi dà sicurezza».

Intanto sempre ieri, Leccese ha incontrato i rappresentanti dei partiti che lo sostengono – dieci i simboli, sul numero definitivo di liste, invece, occorrerà aspettare ancora qualche giorno – per fare il punto della situazione. Al netto della questione SI, i nodi da sciogliere sono ancora tanti. In particolare, resta da definire il numero delle liste direttamente collegate al sindaco uscente Antonio Decaro che sarebbe ancora indeciso se presentarne due (Decaro per Bari e Decaro per Leccese dovrebbero essere i nomi) oppure una maxi, che potrebbe addirittura mettere in difficoltà il Pd. Quest’ultima ipotesi, al momento, sembra quella con maggiori possibilità di successo. Un vero e proprio “girone di ferro” che dovrebbe essere formato da coppie di assessori e consiglieri uscenti. Ci dovrebbero essere gli assessori Carla Palone e Vito Lacoppola (in tandem) e una serie di altre coppie tra le quali Cristina Pennisi con Pietro Albenzio, Alessandro Visconti con Annarita Lapenna, Nicola Loprieno con Angela Perna (consigliera uscente del I Municipio), Giusi Cascella con Loredana Battista.

Resta anche da definire la questione Con, per la quale correranno gli uscenti Francesco Giannuzzi con Alessandra Anaclerio (sul loro «santino» continua a non esserci l’indicazione del candidato sindaco) e Romeo Ranieri con la new entry Letizia Bucaria che hanno aperto già due comitati in città. Tra le liste che ormai sono in via di rifinitura, c’è una piccola curiosità legata a quella dei Verdi che conta la maggiore presenza femminile, tra cui anche l’assessora alle Politiche culturali uscente Ines Pierucci che si candiderà con il partito ambientalista, in continuità con il lavoro svolto negli ultimi cinque anni a Palazzo di città proprio con Leccese.

Infine, continuano le punzecchiature a distanza tra Laforgia e il Pd che, come detto, ha scelto di sostenere Leccese, anche se c’è una piccola parte – la cosiddetta “fronda” – che, invece, ha deciso di appoggiare il penalista. Il casus belli della polemica di ieri è legato ad alcune dichiarazioni del segretario cittadino dem Gianfranco Todaro sulle ragioni del sostegno a Leccese. «Todaro ha detto infatti – ha punto l’avvocato - che a luglio scorso, quando promuovemmo, come Giusta Causa, una grande assemblea sui temi della città si sarebbero sentiti dire, da meche Bari non dev’essere più un luna park. Fu destabilizzante».

Parole che Laforgia ha riproposto integralmente in una nota, pubblicando il proprio discorso e chiedendosi quale parte Todaro «abbia trovato destabilizzante. Credo sia giusto saperlo, non tanto per dare spiegazione di un fatto ormai passato - l’avermi attribuito, come più volte ha fatto, carattere divisivo, tanto da arrivare separati al primo turno delle elezioni comunali - ma – ha concluso - per discutere del presente e, soprattutto, del futuro della nostra regione e della nostra città».

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