
San Nicola è una delle icone più venerate in Russia. La Chiesa Russa di Bari, dunque, intitolata a San Nicola, patrono della città e 'protettore di tutte le Russiè, è meta continua di pellegrinaggi tanto che il capoluogo pugliese è diventato il più importante luogo sacro di pellegrinaggio per la Russia dopo Gerusalemme. La Chiesa Russa era dal 1937 di proprietà del Comune di Bari. L'annuncio della donazione risale al marzo 2007 e fu fatta proprio a Bari, in occasione di una visita in Italia dell’allora presidente Vladimir Putin. In precedenza, nel 1998, con una intesa firmata dal sindaco dell’epoca, Simone Di Cagno Abbrescia, e il patriarca ortodosso, Alessio II, la chiesa era già stata affidata ai fedeli ortodossi del Patriarcato di Mosca.

La consegna della Chiesa alla Federazione russa sarebbe dovuta avvenire il 6 dicembre scorso, giorno nel quale tutto il mondo cristiano venera San Nicola, ma fu rinviata perchè morì il patriarca Alessio II: a lui è succeduto il 27 gennaio scorso Kirill, il gran fautore del dialogo tra le chiese che proprio il 6 dicembre sarebbe dovuto essere a Bari per prendere in consegna il tempio in rappresentanza della Chiesa ortodossa.
Dall’evento del primo marzo ci si attende molto: che nel nome di San Nicola si giunga al fatidico incontro tra il Papa e il Patriarca di Mosca. E per molti proprio le due chiese baresi della cristianità intitolate a San Nicola, la Chiesa Russa e la Basilica, potrebbero essere teatro di questo incontro. Il passaggio dell’edificio di culto alla Russia è dunque uno storico riconoscimento al ruolo che i russi ebbero nell’edificazione della chiesa e alla speciale devozione che conservano per il Santo originario di Myra (in Licia, oggi Turchia) venerato in tutto il mondo. E’ anche un segno di amicizia fra i due Paesi e di distensione nei rapporti fra il Vaticano e la Chiesa ortodossa. Questo aspetto sarà evidenziato dal messaggio di Papa Benedetto XVI, che sarà letto durante la cerimonia dal cardinal De Giorgi.