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Crac Fse: una «azienda amministrata come l’orticello di casa propria per più di 20 anni»

Crac Fse: una «azienda amministrata come l’orticello di casa propria per più di 20 anni»

 
Rita Schena

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Rita Schena

Giovedì 01 Febbraio 2018, 13:27

BARI - «Per lunghi anni il ministro dei Trasporti è stato socio unico di Ferrovie Sud Est ma solo di recente il nuovo ministro ha portato all’attenzione le anomalie commissariando la società». Lo ha detto in conferenza stampa il procuratore di Bari, Giuseppe Volpe, che ha spiegato dettagli dell’inchiesta sul crac Fse che oggi ha portato all’arresto di 11 persone, fra i quali l’ex amministratore unico Luigi Fiorillo. Il prossimo passo dell’indagine, hanno detto a più voci finanzieri e magistrati, sarà quello di «verificare le responsabilità di chi avrebbe dovuto controllate ed evidentemente non lo ha fatto».
Una parte degli accertamenti si concentrerà, inoltre, sulla verifica di eventuali responsabilità erariali degli indagati. Per Fiorillo e l’avvocato Angelo Schiano, legale di Fse e presunto amministratore occulto della società, la Procura aveva chiesto l’arresto in carcere, ma il gip ha concesso anche a loro, come agli altri 9 indagati (fra ex dirigenti Fse e imprenditori), i domiciliari.

Il procuratore aggiunto Roberto Rossi ha parlato di «vero e proprio saccheggio» dei fondi della società, «con sprechi di risorse per attività pagate ma non fatte, per servizi a prezzi fuori mercato o inutili». Le indagini del resto hanno accertato che dei circa 230 milioni di euro di fondi distratti, ci sarebbero oltre 50 milioni di crediti indebitamente vantati, in alcuni casi anche da coloro che rispondono delle condotte fraudolente.
Per questo domani la Procura chiederà un rinvio dell’assemblea dei creditori chiamati a votare la proposta di concordato «per valutare i crediti reali con l’obiettivo - ha spiegato Rossi - di evitare il fallimento e salvare i posti di lavoro. Vorremmo che i soldi spesi fino a qualche anno fa per cose inutili e illecite, fossero impiegati per rendere i treni più sicuri, efficienti e puntuali». In quasi due anni di indagini la Guardia di Finanza ha lavorato su ben 49 deleghe affidate dalla Procura sulla vicenda Fse. È emersa la realtà di una «azienda amministrata come l’orticello di casa propria per più di 20 anni» hanno detto in conferenza stampa.

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