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«No a nuove ricerche idrocarburi in mare»

 
Franco Giuliano

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Franco Giuliano

Lunedì 04 Settembre 2017, 12:55

BARI - La notizia secondo cui ancora una volta le società petrolifere intendono concentrare le loro attenzione sul mare pugliese, in particolare quello del Capo di Leuca, lascia increduli e provoca grande rabbia e sconcerto. Lo afferma in una nota il capogruppo Articolo 1-Mdp alla Regione Puglia, Ernesto Abaterusso, che fa riferimento alla notizia pubblicata da alcuni giornali locali secondo cui la società petrolifera Global Med Llc, sede in Colorado, ha ottenuto il primo vbia libera dal ministero dell’Ambiente per avviare la ricerca di petrolio nei mari dell’Adriatico settentrionale attraverso l’air-gun.

«È vergognoso constatare - aggiunge Abaterusso - come, nonostante la voce sollevata in più di una occasione dalle comunità, dagli enti locali e dalle associazioni, il Governo faccia orecchie da mercante e continui ad accogliere richieste di ricerche di petrolio in una zona dal ricco patrimonio paesaggistico e ambientale, che ha scelto da tempo di fare del mare, della pesca e del turismo un volano di sviluppo per la propria economia».

«E ancor più vergognoso - prosegue - è vedere come importanti rappresenti del Governo, espressione di questo territorio, preferiscano tacere sull'argomento piuttosto che alzare la voce e battere i pugni nelle sedi opportune. Una domanda per la vice Ministra Bellanova: sta con il Governo che sta svendendo il nostro mare ma le garantisce la conservazione della sua ricca poltrona? O sta con il Capo di Leuca?»

«E i sindaci salentini bellanoviani che organizzavano le catene umane a difesa del nostro mare? E il consigliere regionale Sergio Blasi? Sono stati tutti messi a tacere? E che cos'hanno da dire tutti i parlamentari salentini - conclude Abaterusso - per ribadire il fermo No a un’attività che rischierebbe di impattare pesantemente sull'ambiente, l'ecosistema così come sulla nostra economia? La Regione intervenga presso il Governo e il Ministero per bloccare questo progetto sciagurato e con esso ogni possibile futuro attacco da parte delle ditte petrolifere».

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