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Sos da Lagogemolo: cento famiglie isolate

 
Rita Schena

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Rita Schena

Domenica 08 Gennaio 2017, 10:54

di FRANCESCA MARSICO
e DIEGO MARZULLI

CASSANO - Cento famiglie senza acqua ed energia elettrica e l’emergenza neve diventa un incubo. «Manca la corrente elettrica da ieri sera alle 21 (venerdì, ndr) e nonostante le segnalazioni continuiamo ad essere isolati. È tornata alle 14 di oggi». A parlare è Matteo Giancaspro, amministratore del complesso residenziale «Le Terrazze» di Lagogemolo. Da lui parte la denuncia: «Siamo da 24 ore senza elettricità. Le strade sono completamente impercorribili.
Dopo vari tentativi di metterci n contatto con la polizia municipale, un mezzo spazzaneve è passato dalle nostre strade ma il tempo della nevicata notturna ed ogni traccia è andata via. Abbiamo misurato la profondità della neve e siamo ad un metro, in zone più scoperte a un metro e 20 centimetri. Molti di noi sono allo stremo, restare senza acqua, energia elettrica e riscaldamento è impensabile. Molti di noi stanno vivendo un incubo. Prima che tornasse la corrente, ho richiamato il call center dell’Enel e mi hanno inviato un messaggio di risposta in cui si legge che il sistema non rilevava alcuna anomalia… È una situazione di emergenza: un metro di neve capiamo, siamo costretti a restare chiusi in casa, ma restare al freddo e al buio è davvero assurdo». A Lagogemolo inoltre per le tormente di neve che si susseguono è avvenuta anche la rottura di un traliccio della corrente e in piazza Mercatale la caduta di una pensilina che non ha retto per il peso della neve causando per fortuna solo danni alla struttura.

«Qui ci sono famiglie anche con disabili che sono praticamente bloccate. Nessuno di noi è in grado di raggiungere la strada principale e siamo completamente isolati da tantissima neve», dice Luciano Tritto amministratore del borgo «Lagogemolo di Giano» associandosi alle richieste di intervento di Giancaspro. «Il numero della polizia municipale o - aggiunge - è sempre occupato o non risponde nessuno, tutto tace e noi siamo intrappolati». Come ci si organizza? «Nella mattinata d ieri - risponde Tritto – abbiamo spalato la neve cercando di sgomberare il più possibile, ma la neve non cessa di scendere. Siamo stati abbandonati, nessuno si è prodigato nei giorni scorsi di contattarci, ma anzi siamo stati noi a cercare contatti con le istituzioni. Dalle nostre parti non è passato alcun mezzo spargisale e nessun mezzo spazzaneve si è ancora visto. La disorganizzazione regna sovrana. Ieri dopo i vari tentativi un operatore ha riferito – afferma Tritto – di non avere ricevuto consegne dal collega. E per fortuna - aggiunge - che l’allerta meteo era scattata già da una decina di giorni. È assurdo – continua Tritto – che non si crei un piano di emergenza in sincronia con i residenti dei borghi e i suoi rappresentanti». E intanto a emergenza in corso è stato istituito con nota del 5 gennaio scorso, il Coc, il coordinamento operativo comunale dal sub commissario prefettizio, con sede presso il comando della polizia municipale.
Continuano, invece le vacanze per gli studenti cassanesi: lunedì e martedì scuole chiuse per pericolo ghiaccio.
Il centralino dell’Unità operativa della protezione civile di fatto sembra impazzito: le richieste di soccorso giungono ininterrottamente nel paese come nelle contrade dove le strade d’accesso sono state interdette. La macchina della protezione civile comunale si muove con difficoltà tanto da determinare la richiesta dei mezzi dell’esercito italiano. Assicurato il transito minimo alle vie principali restano isolate la gran parte delle vie pubbliche: la gente è rintanata in casa.
Priorità alla struttura ospedaliera della Fondazione «Maugeri» per trasporti d’urgenza mentre la neve continua a scendere portando l’asticella a circa 80 centimetri nel centro urbano e oltre 1 metro sulle vie per Altamura. I grandi supermercati, presi d’assalto in questi giorni, stanno terminando le scorte dei prodotti alimentari di breve scadenza. Scarseggiano frutta, verdure e latticini, domani invece niente fornitura di pane.

Al «Borgo dei pini» cinque famiglie sono intrappolate inaspettatamente perché anche il comando della forestale che si ritrova all’interno della foresta è chiuso. In questo caso, il passaggio del nucleo specializzato delle foreste al corpo dei vigili del fuoco ha probabilmente reso meno urgente lo sgombero della neve.
Nella notte qualcuno è rimasto bloccato in auto nelle lontane periferie ed è stato messo in salvo solo ieri mattina. Tutti i mezzi antineve pubblici e privati sono in continuo movimento, il fuoristrada dei carabinieri funge anche da taxi per assistere anziani, donne e malati.
Con il termometro a -4° scarseggia l’acqua perché sono ghiacciate anche le tubature ed il rischio di infortuni non arriva solo da terra: l’abbondante neve sta demolendo tettoie ed alberi, il ghiaccio formatosi sui balconi, cornicioni e tetti crea autentiche spade puntate verso la testa. Ecco, dunque, il consiglio di evitare il più possibile di andare in giro con o senza auto.
Infine, la morsa del gelo coinvolge anche gli animali randagi che non trovano da mangiare ed acqua a sufficienza.

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