ROMA - L’arcivescovo di Bari-Bitonto, Francesco Cacucci, ha evidenziato in una lettera indirizzata a don Michele Delle Foglie, parroco di Grumo Appula (Bari) che aveva invitato i fedeli a partecipare a una messa in suffragio di un boss ucciso in Canada, «il grave scandalo» suscitato dall’iniziativa, «presa peraltro in modo arbitrario - scrive - e senza consultare l’Ordinario Diocesano». Al sacerdote è stato vietato, anche in ottemperanza di una disposizione della Questura, di celebrare il rito alle 18.30, salvo «provvedimenti disciplinari».
Il vescovo afferma nella lettera, pubblicata sul sito dell’Arcidiocesi, di essere stato informato dell’iniziativa di celebrare una S. Messa in suffragio del presunto pregiudicato defunto Rocco Sollecito dal prefetto di Bari. «La decisione - aggiunge nella lettera indirizzata al parroco - è stata da te resa nota attraverso un manifesto esposto nella città di Grumo Appula. Dallo stesso manifesto si apprende che tale celebrazione avverrà domani 27 dicembre alle ore 18,30 nella Chiesa Madre. Già nel passato, in occasione della morte violenta del Sollecito, avevi deciso di celebrare una S. Messa per il de cuius. In quella circostanza, con atto formale del Questore di Bari, Cat. A4/Gab/2016 del 4 giugno 2016, fu vietata la celebrazione del rito 'in forma pubblica e solennè, per non pregiudicare l’ordine e la sicurezza pubblica. Anche in questa ultima circostanza lo stesso Questore di Bari ha formalmente vietato con provvedimento immediato, a me inviato, la pubblica celebrazione prevista per domani. Tale atto ha valore precettivo, disatteso il quale sono previste anche conseguenze di ordine penale».
«Stante il profilo giuridico civile appena richiamato - prosegue la missiva - evidenzio il grave scandalo che questa tua decisione, presa peraltro in modo arbitrario e senza consultare l'Ordinario Diocesano, sta provocando. Alla luce di quanto sopra, stante la gravità della situazione creatasi, anche per evitare il 'grave pregiudizio per l’Ordine e la Sicurezza Pubblicà, e dovendo tutelare la dignità della Sacra Celebrazione Eucaristica, formalmente Ti vieto di celebrare la S. Messa domani 27 dicembre 2016 alle ore 18,30. Ti rendo noto che - conclude - nel caso in cui non ti atterrai a questa decisione, sarò costretto ad assumere i provvedimenti disciplinari previsti dalle norme giuridiche vigenti. Sono certo che ti atterrai a quanto ho disposto e ti chiedo di non prendere iniziative simili per il futuro, senza il mio permesso».