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A Scanzano Jonico l'elementare senza cemento

A Scanzano Jonico l'elementare senza cemento

 

Domenica 28 Settembre 2008, 11:31

02 Febbraio 2016, 19:57

scuola elementare scanzano jonicodi FILIPPO MELE

SCANZANO - Pare che per il Comune più giovane del Materano le mezze misure non esistano. Qui le cose o vanno in prima pagina (vedasi la vicenda delle scorie nucleari del novembre 2003 o quella dei presunti brogli elettorali delle ultime «regionali») o non hanno significato. Così, per la vicenda della scuola elementare di Largo dell'aia definita «da pazzi» dal primo cittadino, Salvatore Iacobellis
(Pd), in una conferenza stampa del 13 agosto scorso. Di cosa si tratta? Del primo piano della scuola elementare, consegnato nel 1986 e costruito, praticamente, senza cemento. Già.

«Siamo stati fortunati - disse Iacobellis, ingegnere - per un disastro evitato. I pilastri sono stati costruiti con la sabbia e non con il calcestruzzo. Da oggi il plesso è chiuso su mia ordinanza per rischio concreto di crollo». Una notizia choc per una intera cittadinanza che aveva visto passare per quelle aule gran parte dei suoi bambini. In quella scuola, infatti, vi erano 18 classi per 404 alunni e 70 tra docenti ed altro personale. Ogni giorno, dal 1986 in poi, in quell'edificio avevano vissuto tra le 450 e le 500 persone. Per lo più bambini come i 27 «angeli di San Giuliano di Puglia».

Già, proprio dopo il terremoto che scosse il Molise, il 31 ottobre del 2002, distruggendo nel centro molisano la scuola Francesco Jovine, lo Stato diede il via ad un monitoraggio capillare, con Regioni e Comuni, sulla vulnerabilità sismica degli edifici scolastici del Belpaese. Le prove di laboratorio effettuate al primo piano delle elementari di Largo dell'aia, realizzato su una struttura preesistente costruita tra il 1976 ed il 1978, attraverso carotaggi prelevati dai pilastri e dalle travi in cemento armato diedero risultati inferiori ai minimi di sicurezza.

Visti i risultati anomali, l'amministrazione comunale fece eseguire anche da un altro laboratorio le stesse prove che diedero nuovamente risultati di resistenza poco confortanti per la stabilità: 82 kg per centimetro quadrato. Un risultato nettamente inferiore a quello atteso di 250 kg per centimetro quadro.

«Con questi valori - precisò Iacobellis - la scuola potrebbe crollare anche con le normali sollecitazioni dovute al suo utilizzo. Insomma, è un edificio a rischio collasso. Siamo già fortunati se la struttura è ancora in piedi». Uno choc. Ma, una volta chiuso il plesso ed in attesa dei finanziamenti regionali per la sua costruzione ex novo, com'è stato risolto il problema fisico della frequenza? Con uno «spezzatino». Vale a dire che alcune classi sono state allocate nelle scuole medie, altre in una materna, altre ancora in una costruzione già destinata prima ad asilo nido e poi a centro sociale per anziani.
A gennaio, però, «lo spezzatino» finirà. La scuola elementare di Scanzano Jonico andrà tutta intera nell'attuale municipio di piazza dei Centomila.
E il Municipio? Nel Palazzaccio baronale. Una soluzione, quest'ultima, auspicata da tempo da molti. Vuoi vedere che non tutti i mali non vengono per nuocere?
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