di FRANCO CASTELLANO
Bari torna alla ribalta alle Olimpiadi. Nel quattro senza di canottaggio, gli azzurri conquistano la medaglia di bronzo strappandola al Sudafrica, in una splendida rimonta. In voga 4 l’atleta barese Domenico Montrone sportivamente nato nel Cus Bari di Bepi Altamura, grande tecnico di canottaggio del club universitario barese creato da Ignazio Loiacono. Domenico è nato all’ospedale di Modugno - il 1° maggio 1986 - perché l’ostetrica di fiducia di mamma Grazia lavorava lì, poi subito portato a Bari, per la felicità del padre Pino, da giorni insieme alla moglie in quel di Rio. La famiglia abita al quartiere Libertà, in via Ravanas, casa nella quale tutti i parenti ieri hanno festeggiato l’impresa di Domenico, compresa la fidanzata Grazia Melone.
Montrone è stato convocato solo all’ultimo momento dall’allenatore Lamura per una modifica dei vari equipaggi, inserito nel quattro senza, con Domenico abituato a gareggiare nell’equipaggio ad otto. E’ nata così la 13ª medaglia italiana nei giochi di Rio. Superba prova, la prima per un’atleta nato e cresciuto al Cus Bari, quindi anche per la storica società universitaria. Per lui anche un messaggio di auguri del sindaco Antonio Decaro.
«Proprio così - dice Renato Laforgia, vice presidente del sodalizio universitario, orgoglioso del ragazzo cussino - La conquista ci riempe d’orgoglio ed è una vittoria di tutti noi. Il 28 luglio Domenico, felice della convocazione, è venuto a salutarci, promettendo una grande prova. Il rettore Antonio Uricchio ci ha inviato gli auguri per l’atleta e per il Cus a nome dell’Università. Al suo ritorno organizzeremo una grande festa, alla presenza del nostro presidente Giuseppe Seccia, in questi giorni in vacanza».
Lo zio Giovanni Montrone - legato allo sport tramite il kempo dankan, antichissima disciplina ginnico-marziale asiatica - ha vissuto la performance nel frastuono di via Ravanas in un momento di grande emozione e felicità. «Non ci sono parole per raccontare il nostro stato d’animo. Siamo super felicissimi, medaglia che va a premiare la vita di Domenico fin dall’età di 9 anni, portato dal padre Pino, appassionato di canottaggio, al Cus Bari. Il ragazzo, ora alle Fiamme Gialle, quale finanziere scelto, avrà dedicato sicuramente l’alloro olimpico al nonno che aveva il suo stesso nome. Domani alle 11 saremo tutti all'aereoporto per accogliere Domenico di ritorno da Rio».
Altre emozioni per gli sportivi di Bari, a ricordare le imprese olimpiche di Francesco Martino, Pietro Lombardi, Francesco Attolico. Ai tre ori si aggiunge ora il bronzo di Domenico Montrone.