Nato il 12 ottobre 1949 a Caracas (Venezuela), figlio di un avvocato comunista che lo chiama Ilich in onore di Lenin, Carlos avrebbe firmato il suo primo attentato nel 1973 a Londra, sparando contro il direttore di un grande magazzino. In quell'occasione il colpo fu deviato dalla dentiera dell'uomo.
Carlos, alto e corpulento, è ritenuto l'autore o l'ispiratore di vari sanguinosi attentati avvenuti in Europa negli anni '70 e '80, i più importanti dei quali sono il sequestro (a Vienna nel 1975) di 70 persone tra cui 11 ministri del petrolio dei Paesi dell'Opec, concluso con tre morti; un attentato, nel 1982, contro il treno Tolosa-Parigi sul quale avrebbe dovuto trovarsi il sindaco di Parigi Jacques Chirac, cinque morti.
Carlos sarebbe stato al centro di una rete terroristica internazionale e avrebbe avuto rapporti soprattutto con gruppi oltranzisti palestinesi (il Fronte popolare per la liberazione della Palestina - Fplp) e con gruppi terroristi tedeschi (Magdalena Kopp è stata la sua compagna per 13 anni), più gli anarchici del «Movimento 2 giugno» e le «Cellule rivoluzionarie» (Rz) che la Raf. I suoi rifugi sono soprattutto in Siria e nello Yemen, ma la Kopp ha raccontato che anche la Stasi della Germania Est li ospitava (anche se nega che li abbia utilizzati).
Oltre al terrorismo, Carlos ha coltivato anche la sua romantica immagine di dandy vecchia maniera, collezionista di belle donne, gran bevitore, fumatore di sigari di grande qualità e nottambulo impenitente. Anche dopo il suo arresto ha avuto una love-story con la sua avvocatessa francese.
Il 24 dicembre 1997 Carlos è condannato all'ergastolo dalla Corte d'Assise di Parigi per il triplice omicidio della Rue Toullier del 27 giugno 1975. Alla lettura della sentenza, Carlos ha alzato il pugno chiuso gridando: «Viva la rivoluzione». Il 23 giugno 1999 la Cassazione ha respinto il ricorso e la condanna al carcere a vita è diventata definitiva. In seguito la Francia ha respinto la richiesta di estradizione presentata dall'Austria per il sequestro dei ministri dei Paesi Opec (Vienna 1975).
Nel marzo del 2000, dal carcere parigino della Santè, Carlos ha rilasciato due interviste a quotidiani italiani, in cui ha parlato del caso Moro, di Ustica e della strage di Bologna e ha detto anche di ritenere probabile una nuova azione delle Brigate rosse. Nel 2004 la commissione bicamerale d'inchiesta sul caso Mitrokhin, istituita dal parlamento italiano, si è recata a Parigi per acquisire carte sul terrorista in riferimento ai suoi rapporti con la "rete" dei servizi dell'Est. Nello stesso anno, inutile viaggio a Parigi del Pm romano Franco Ionta per interrogare il terrorista venezuelano nell'ambito della nuova inchiesta sul sequestro e l'omicidio di Aldo Moro. Carlos infatti si avvale della facoltà di non rispondere. Nel 2007 è rinviato a giudizio davanti alla Corte d'assise di Parigi anche per una serie di attentati commessi in Francia nel 1982 e 1983 che hanno provocato complessivamente undici morti e più di un centinaio di feriti.
















