BARI - Non solo Madonna (atterrata col suo Falcon privato a Brindisi): il successo turistico della Puglia sono soprattutto i milioni di passeggeri che in questi quindici anni sono sbarcati nei due scali di Bari e Brindisi. I due vecchi aeroporti grazie ad un investimento da 500 milioni di euro (compresi anche i 124 per la pista di Grottaglie) hanno cambiato la storia di questa regione alla periferia dell’impero.
In una regione senza treni e con un’autostrada fino a Bari e che si ferma a 20 km da Taranto, l’intuizione di investire sul trasporto aereo è stata la chiave di volta per lo sviluppo di un territorio che non poteva più fare affidamento sull’agricoltura e sulle grandi industrie. Sarebbe stato il turismo il futuro della Puglia. E così è stato in questi ultimi anni. Con il colore del suo mare bellissimo, con la straordinaria luce che illumina il cielo di questa regione da gennaio a dicembre, con le antiche masserie restaurate che svettano maestose in uno scenario sempre verde del colore degli ulivi secolari, la Puglia oggi è la Regione più bella del mondo. Ma se non ci fossero stati gli aerei nessuno avrebbe poturo goderla.
«La grande intuzione degli ultimi tre governatori è stata vincente», dice il direttore generale di Adp, Marco Franchini. Fitto «nell’avere dotato la regione delle infrastrutture», Vendola «per averle arricchite di contenuti e dunque di passeggeri», e ora Emiliano «che con coraggio sta insistendo nel assegnare a questo settore del trasporto un ruolo strategico».
In questi anni (dal 2001 al 2016) sono sbarcati in Puglia oltre 60 milioni di passeggeri. Il 50% dei quali turisti. Una ricchezza che ha fatto della Puglia la Regione che è diventata adesso. In circa dieci anni le destinazioni internazionali sono aumentate del 600%, quelle nazionali del 200%. Oggi ci sono più di 22 vetttori che collegano Bari con oltre 60 destinazioni nazionali ed europere. Brindisi ha circa 15 vettori che collegano a 35 destinazioni nazionali ed europee. Abbiamo aumentato le destinazioni complessivamente (su Bari e Brindisi) del 350%. Abbiamo collegato con collegamenti direrti con i mercati più importati dell’Europa. Investimenti hanno riguadato sia Bari (nel 2005, con un ampliamento nel 2015) che Brindisi, completato nel 2007 e sarà ampliato entro ottobre del 2016». [f.giul.]