LECCE - Avrebbero abusato tra le mura domestiche dei due figlioletti, costringendoli anche ad avere rapporti sessuali tra loro sotto i propri occhi. Protagonista una coppia residente in un comune del Salento. Oggi i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce hanno condannato la donna, 41enne, a 13 anni di reclusione, e il marito, 45enne, a cinque anni da scontare in una struttura psichiatrica, una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), poiché è stato ritenuto parzialmente incapace di intendere e di volere. Nei confronti della coppia è stata anche disposta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e dalla patria potestà.
I fatti risalgono al 2007 quando i figli della coppia avevano 7 e 9 anni. Furono gli stessi bambini a far scattare i primi sospetti con comportamenti sessuali anomali nella casa-famiglia nel brindisino alla quale erano stati affidati dai Servizi sociali del Comune, una volta accertato lo stato di degrado in cui vivevano. Comportamenti anomali a cui erano seguite man mano le prime rivelazioni scritte su fogli di carta. A favore delle due vittime, che oggi hanno 15 e 17 anni, costituitesi parti civili nel processo di primo grado, è stata disposta una provvisionale di 50mila euro ciascuna.
