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La Marina Militare all'attacco dell'esposto contro De Giorgi

 
La Marina Militare all'attacco dell'esposto contro De Giorgi

Annunciato controesposto: «Sul Capo di Stato Maggiore soltanto fantasiose illazioni»

Mercoledì 13 Aprile 2016, 11:18

di Fabio Amendolara

POTENZA - Un esposto anonimo contro l'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, prontamente smentito dalla Marina Militare, oltre 400 pagine per l'inchiesta Eni e tutte le intercettazioni registrate fino al mese di agosto del 2014 per Total. Nuovi atti sono stati depositati dai magistrati della Procura di Potenza per rinforzare l'accusa nei confronti degli indagati che hanno fatto ricorso al Tribunale del Riesame.

I giudici si sono riservati di decidere sulle posizioni del dirigente della Regione in pensione, Salvatore Lambiase, colpito da un'ordinanza di divieto di dimora e dell'ex vicesindaco di Corleto Perticara Giambattista Genovese (con divieto di dimora). Il Riesame della posizione dei cinque funzionari dell'Eni agli arresti domiciliari e del sindaco di Corleto Perticara Rosaria Vicino si terrà venerdì.

Nel frattempo agli atti dell'inchiesta è finito un esposto anonimo - all'apparenza documentato ma che potrebbe nascondere aspetti calunniosi - inviato alla presidenza della Repubblica, alla presidenza del Consiglio, al dicastero della Difesa, alla Procura e alle redazioni dei giornali. Si tratta di 35 pagine sul Capo di Stato Maggiore della Marina De Giorgi (che verrà ascoltato in Procura domani mattina). Nell'esposto si racconta di una visita di De Giorgi a una fregata presente nei cantieri di Fincantieri a Muggiano (La Spezia) nel mese di giugno del 2013.

«Non gradendo la ripartizione delle aree destinate al quadrato ufficiali ed equipaggio - scrive l'anonimo - e dei camerini destinati al comandante e all'eventuale Ammiraglio presente a bordo», l'ammiraglio ordina ai dirigenti del cantiere di «attuare senza alcun indugio» alcune modifiche indicate a voce. Più avanti ufficializzerà «questa sua volontà specificando di avviare i lavori richiesti anche in assenza dei preventivi e dei necessari atti amministrativi».

Il 25 luglio del 2013 Fincantieri chiede, quindi, di pagare 12 milioni 986 mila euro per la modifica dei quadrati e 30 milioni di euro per i camerini. De Giorgi - è sempre la ricostruzione dell'anonimo - conferma «la necessità di eseguire le modifiche strutturali da lui disposte». Nell'esposto viene ricostruita anche una vicenda che riguarda «la produzione di unità sottili stealth ad altissima velocità, con scafi e strutture di carbonio trattato con l’applicazione delle nanotecnologie».

Secondo la Procura di Potenza, De Giorgi avrebbe chiesto l'intervento di Gianluca Gemelli per far sbloccare gli stanziamenti dal ministro per lo Sviluppo ecomico Federica Guidi. In cambio avrebbe fatto nominare una uomo vicino al compagno della Guidi al vertice del porto di Augusta. Nel documento vengono anche elencati «festini» e «spese pazze» sostenute dall'ammiraglio, delle quali, però, non c'è traccia tra gli atti della Procura di Potenza. Come nel caso dei «festini», di cui si parla nell'esposto anonimo, organizzati a bordo della nave Vittorio Veneto. Party esclusivi «con tanto di trasferimento a mezzo elicottero, di signorine allegre e compiacenti».

Una volta, «sempre da comandante della nave Vittorio Veneto in sosta a New York», addirittura - secondo l'anonimo - l'ammiraglio «accolse gli invitati a un cocktail a bordo, in sella a un cavallo bianco noleggiato a spese della Marina».

Fatti che vengono definiti «inesistenti» dalla Marina militare che, ieri mattina, ha diffuso un comunicato ufficiale: «Sono del tutto infondate e non meritevoli di commento anche le fantasiose illazioni». La ricostruzione? «Strumentale». La Marina annuncia anche la presentazione di un esposto «con l’auspicio che venga individuato dall’autorità giudiziaria il propalatore delle notizie».

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