POTENZA - Gianluca Gemelli insistette «parecchio» con la sua compagna, Federica Guidi, per riuscire a risolvere - addirittura mentre lei era in viaggio - «la cosa per Valterone», cioè per riuscire a trovare un posto al Ministero per lo Sviluppo economico per Valter Pastena, che stava lasciando la Direzione generale dell’Ufficio centrale del Bilancio presso il Ministero della Difesa per raggiunti limiti di età.
E’ uno dei passaggi di una delle informative alla base dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata: in particolare l'attività investigativa della Polizia si concentrò sui «movimenti» che la «cricca» di Gemelli faceva per portare a termine affari e acquisire posizioni di vantaggio.
Infatti, gli investigatori hanno annotato che Pastena voleva passare, dopo la pensione, al Mise (così come in realtà è accaduto) «non certo per rendere un servizio all’istituzione a costo zero, bensì per assicurarsi futuri risvolti, comprese nomine presso Consigli di amministrazione».
Pastena considerava Gemelli un «utile» aggancio verso il Ministero e ne parla ripetutamente al telefono e di persona con lui. Gli investigatori hanno registrato anche colloqui tra lo stesso Pastena e la sua compagna: «Perché i fondi europei, se decollano veramente, lascio e mando tutti quanti a quel paese», dice alla donna parlando dei suoi programmi futuri.
In una conversazione con il generale Claudio De Bertolis, già vicecapo di gabinetto del Ministero della Difesa, nonchè segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, il 16 gennaio 2015, Pastena è ormai sicuro dell’incarico al Mise («se io passerò... come passo... con la Ministra dello Sviluppo economico») e fa balenare al suo interlocutore «tutto un altro scenario». Il riferimento al futuro, spiega lui stesso, ha come base «una stanza al Ministero dello Sviluppo economico...e quindi dovrei essere una punta di diamante... seria!».
Pastena confida a De Bertolis la speranza «di riuscire a fare insieme più di un’operazione» e lo invita ai saluti per il suo pensionamento, in programma il 28 gennaio 2015, precisando che saranno presenti i capi di Stato maggiore della Marina e della Difesa, De Giorgi e Graziano. A De Bertolis Pastena fa capire che «poi ci stanno uomini a disposizione... che sono pronti ad aiutare». (di Francesco Loscalzo, ANSA)