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I soccorritori: ambulanza arrivata subito

 
Rita Schena

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Rita Schena

Martedì 16 Febbraio 2016, 13:43

TRINITAPOLI (BAT) - «E' assolutamente falsa la circostanza che l’ambulanza del 118 dell’Associazione Volontari Soccorritori sia arrivata con 30 minuti di ritardo, poichè la stessa risulta, documentalmente, arrivata dopo circa 5 minuti dalla chiamata effettuata dalla Centrale Operativa del 118, che ci autorizzava ad intervenire sul posto». E’ quanto precisa in una nota il presidente della Associazione Volontari soccorritori Antonietta De Rosa in riferimento alle circostanze riguardanti la morte - avvenuta l’altro ieri sera a Trinitapoli, di un 13enne, Pio Molinaro, che si è sentito male negli spogliatoi di un campetto di calcio di proprietà comunale e dato in gestione ad un privato, al termine di una partita di calcetto con amici.

A denunciare l’accaduto è stato lo zio del bambino, Gianni Lupo, il quale ha raccontato che nell’immediatezza dei fatti accaduti «non è stato utilizzato un defibrillatore nella struttura sportiva» e «tantomeno nessuno strumento è stato utilizzato dagli operatori della prima autoambulanza giunta sul posto che era anche senza medico a bordo». «Il mezzo con il medico a bordo - ha raccontato lo zio - è giunto circa mezzora dopo l’allarme dato telefonicamente al 118 dai genitori del piccolo». In tal senso i famigliari del bambino hanno presentato denuncia ai carabinieri.
«La stessa ambulanza - scrive il presidente dell’Associazione Volontari Soccorritori - era contemporaneamente impegnata in un altro soccorso con codice rosso, sempre a Trinitapoli in via Cellini, per altro arresto cardio-circolatorio».

«Altro aspetto da smentire - aggiunge - riguarda la presunta assenza, a bordo dell’ambulanza, di un defibrillatore: è doveroso precisare che la nostra ambulanza è dotata di n 2 defibrillatori e, nell’occasione, lo stesso è stato utilizzato, come da protocollo, per cercare di rianimare con diversi tentativi, il piccolo Pio». «Le affermazioni sui presunti ritardi nell’arrivo dell’ambulanza nonchè sull'assenza del defibrillatore a bordo della stessa - prosegue - sono lesive della reputazione dell’Associazione intervenuta sul posto, poichè non corrispondono a verità».

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