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L'inchiesta «Toghe lucane» condotta dal pm di Catanzaro Luigi De Magistris

L'inchiesta «Toghe lucane» condotta dal pm di Catanzaro Luigi De Magistris

 

Venerdì 21 Settembre 2007, 21:27

02 Febbraio 2016, 19:40

POTENZA - Un presunto comitato di affari, composto da politici, magistrati, imprenditori e appartenenti alle forze dell'ordine, che, in Basilicata, negli ultimi anni, avrebbe gestito vari interessi, in particolare nei settori turismo, sanità e banche, è al centro di «Toghe lucane», l'inchiesta condotta dal pm di Catanzaro Luigi De Magistris.
Nello scorso mese di febbraio, nel primo filone dell' inchiesta furono indagate 13 persone, tra cui cinque magistrati lucani: i procuratori della Repubblica di Potenza e Matera, Giuseppe Galante e Giuseppe Chieco; il presidente del Tribunale di Matera, Iside Granese; il sostituto procuratore di Potenza, Felicia Genovese ed un giudice del Tribunale di Matera, Rosa Bia. Indagati anche un parlamentare, il senatore di An, Emilio Nicola Buccico (eletto sindaco di Matera lo scorso 25 giugno) e l'ex presidente della Giunta regionale della Basilicata, Filippo Bubbico, oggi Sottosegretario allo Sviluppo economico.
L'inchiesta ha portato anche al sequestro (poi annullato dal Tribunale del Riesame) del cantiere di Marinagri, un mega villaggio turistico sullo Jonio, tra Policoro e Scanzano (Matera), per il quale - secondo la Procura di Catanzaro - Chieco avrebbe omesso di effettuare attività investigative su presunti illeciti. Al centro del filone della sanità, c'è il pm Genovese, moglie dell'ex direttore generale dell'ospedale San Carlo di Potenza (il più grande della Basilicata), Michele Cannizzaro. De Magistris si è anche occupato dei rapporti tra Granese e la Banca popolare del Materano.
Nei mesi successivi alle perquisizioni effettuate negli studi e negli uffici degli indagati, il procuratore Galante si è fatto decadere dalla magistratura, Cannizzaro si è dimesso da direttore generale dell'ospedale potentino, mentre il Csm ha deciso i trasferimenti del pm Genovese a Roma e di Granese alla Corte di appello della Capitale.
A maggio, nell'inchiesta entra anche il procuratore generale di Potenza, Vincenzo Tufano, accusato dal gip di Potenza, Rocco Pavese «di aver creato un club di avvocati contro alcuni magistrati». De Magistris, negli scorsi mesi, ha ascoltato numerosi magistrati operanti nel Palazzo di Giustizia di Potenza, tra questi anche il pm Henry John Woodcock e il gip Alberto Iannuzzi. Il 7 giugno, poi, il pm di Catanzaro ha fatto perquisire anche gli studi di Bubbico, Tufano e dell'ex capo della Squadra mobile di Potenza, Luisa Fasano.
A marzo, invece, gli ispettori del Ministero, guidati dal capo Arcibaldo Miller, sono stati nei Tribunali di Potenza e Matera per le ispezioni che hanno portato alla richiesta del guardasigilli Mastella al Csm di trasferire De Magistris e il procuratore di Catanzaro, Mariano Lombardi.
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