Il sindaco, Antonio Decaro, ha esposto anche nel suo ufficio la bandiera francese insieme al gonfalone della città di Bari, listati a lutto: "la libertà è il valore più importante su cui si fondano le moderne democrazie. Abbiamo fatto di questo valore un fondamento costituzionale e un impegno civile e istituzionale, rendendolo la base stessa dell’educazione delle nuove generazioni. Per questo ci stringiamo increduli a tutti i francesi e ai giornalisti di Charlie Hebdo colpiti al cuore nel loro lavoro e nel loro diritto ad esercitare la propria libertà di opinione".
Venerdì 09 Gennaio 2015, 14:50
03 Febbraio 2016, 06:20
BARI – Il tricolore francese è esposto oggi dalla facciata del Municipio di Bari accanto alle bandiere italiana ed europea, a mezz'asta in segno di lutto. E’ il "segno di vicinanza e solidarietà con il popolo francese e le sue istituzioni – spiega una nota del Comune – per ribadire l'impegno della nostra comunità a contrastare ogni forma di violenza, intimidazione e intolleranza".
Il sindaco, Antonio Decaro, ha esposto anche nel suo ufficio la bandiera francese insieme al gonfalone della città di Bari, listati a lutto: "la libertà è il valore più importante su cui si fondano le moderne democrazie. Abbiamo fatto di questo valore un fondamento costituzionale e un impegno civile e istituzionale, rendendolo la base stessa dell’educazione delle nuove generazioni. Per questo ci stringiamo increduli a tutti i francesi e ai giornalisti di Charlie Hebdo colpiti al cuore nel loro lavoro e nel loro diritto ad esercitare la propria libertà di opinione".
Il sindaco, Antonio Decaro, ha esposto anche nel suo ufficio la bandiera francese insieme al gonfalone della città di Bari, listati a lutto: "la libertà è il valore più importante su cui si fondano le moderne democrazie. Abbiamo fatto di questo valore un fondamento costituzionale e un impegno civile e istituzionale, rendendolo la base stessa dell’educazione delle nuove generazioni. Per questo ci stringiamo increduli a tutti i francesi e ai giornalisti di Charlie Hebdo colpiti al cuore nel loro lavoro e nel loro diritto ad esercitare la propria libertà di opinione".