BARI - Franco Ghirardini, 59 anni, di Montichiari, imprenditore con interessi nell’alimentare, nell’edilizia e nel commercio, non è certamente quello che si definirebbe un magnate. Ma ha già investito nello sport pugliese sponsorizzando il Martina di Lega Pro. Di recente ha tentato di inserirsi nel fallimento della Borsci, anche se alla fine il marchio dello storico liquore jonico è poi stato rilevato dal gruppo Caffo. Con i cioccolatini Streglio, in Piemonte, gli è andata male (la società che fu di Calisto Tanzi è fallita dopo 6 mesi), ed adesso sta puntando - sempre in una procedura fallimentare - sulla Centrale del Latte di Taranto. Il Gruppo Ghirardini Partecipazioni srl, la società che si è fatta avanti per rilevare il Bari, è una newco con appena 100mila euro di capitale usata appunto per le operazioni Borsci e Streglio: trattandosi di un semplice veicolo societario, ogni valutazione sulla solidità di Ghirardini va dunque sospesa.