
L'attuale Pontefice nacque il 16 aprile 1927 (Venerdì Santo) nella località di Marktl am Inn in Baviera, figlio di un poliziotto. Dopo il '33 - anno dell'ascesa di Hitler al potere - il padre professò una fede politica antinazista, ragione che portò la famiglia a diversi trasferimenti.
Nel '41 il quattordicenne Joseph si arruolò nella "Gioventù hitleriana", un'iscrizione che per i giovani della sua età era obbligatoria, ma riuscì ad ottenere una "dispensa" dato che aveva già iniziato a studiare in seminario. Secondo il suo biografo John Allen, Ratzinger non fu mai entusiasta dell'associazione giovanile nazista.
Due anni dopo fu inquadrato nella Luftwaffe - l'aviazione militare tedesca - e piazzato ad una mitragliera antiaerea in un villaggio, a difesa di un impianto industriale della Bmw. Sempre secondo quanto riportano i biografi ed i giornalisti del "Times", anche a causa di un'infezione ad un dito, Joseph Ratzinger non sparò mai un colpo. Fu quindi mandato in Ungheria, dove «preparò alcune trappole anti-carro», per poi nell'aprile del '44 disertare e tornare libero dopo alcune settimane in un campo di prigionia.
Suo fratello Georg, ordinato prete come lui negli Anni Cinquanta, ha affermato che fu impossibile evitare gli arruolamenti sia nel partito nazista sia nelle forze armate.