Una delle persone destinatarie, Angelo Zanzarelli, di 39 anni, di Oria (Brindisi), è attualmente ricercata. Cinque sono le persone che hanno ottenuto il beneficio dei domiciliari, tra cui una donna, la compagna del presunto capo della organizzazione, Francesco Palmisano, di 34 anni, di Oria, che è incinta. Dalle risultanze dell’inchiesta coordinata dal pm Marco D’Agostino, della procura di Brindisi, il principale business del gruppo sarebbe stato il 'furto di identità” altrui per l'intestazione di schede telefoniche, in danno delle compagnie e degli ignari sottoscrittori dei contratti, che venivano rivendute a cifre modiche, anche a 80 euro. Venivano inoltre attivate promozioni e richiesti, così come prevedono alcuni piani tariffari, anche smartphone, tablet e pc che poi, anch’essi, finivano per essere ceduti a terzi a costi nettamente inferiori rispetto a quelli di mercato.
Per appropriarsi delle generalità di persone, prima di sparire e non pagare le fatture, venivano talvolta rubati i documenti. In un caso era stato proposto a una ragazza, una baby sitter, di partecipare al sistema, in cambio di un posto di lavoro. In alcuni casi ancora erano state addirittura costituite fittiziamente aziende con indirizzi fasulli. Il guadagno era duplice: l’utilizzo gratuito dei servizi telefonici e la rivendita degli apparati. I dati personali utilizzati per le truffe erano forniti dai 2 promotori commerciali 'infedelì mentre per il recapito sicuro della merce erano stati cooptati nell’attività illecita i corrieri locali dei 2 spedizionieri nazionali. Molti degli indagati, cui a vario titolo è stata contestata anche l’associazione per delinquere, si occupavano anche di spaccio di hascisc, cocaina e marijuana oltre che di furti di vario genere, in un caso perfino le 'chianchè, lastre di pietra di pregio utilizzate per la pavimentazione di un’abitazione, e infine di estorsione con il metodo del cavallo di ritorno. Gli indagati sono quasi tutti residenti nel comune di Oria (Brindisi).
















