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Rocco Ressa: «Sono contro il feudalesimo politico»

Rocco Ressa: «Sono contro il feudalesimo politico»

 

Giovedì 27 Dicembre 2012, 10:22

03 Febbraio 2016, 02:09

TARANTO - «Ovviamente io concorro per vincere: non c’è dubbio su questo». L’ex sindaco di Palagiano, Rocco Ressa, candidato alle primarie del Pd, sgombra il campo da equivoci e malintesi. Alle primarie non partecipa per fare numero. «Si esprimeranno 20mila persone e io mi sto muovendo per cercare di arrivare a questi elettori e proporre un’idea di politica inclusiva - dichiara -. Lavoro per la costruzione di un partito che si riappropri delle sue radici, del rapporto con gli i iscritti, con gli elettori, con i cittadini». 

Ressa, la campagna elettorale non finisce mai. Il Pd su cosa dovrebbe puntare? «La gente vuole un partito che si contamina in maniera positiva con l’emergenza del territorio, a partire dall’ambiente e dal lavoro, ma anche un partito che riesce ad andare oltre la mera industrializzazione e quindi una forza che propone di utilizzare risorse come il turismo, l’agricoltura, il polo universitario. Situazioni che fanno una città grande e possono fare Taranto grande. Ovviamente, sono idee che poi vanno verificate sul campo, ma penso siano idee operative rispetto alla monocultura dell’acciaio che Taranto continua in larga parte a sostenere. Tutte le risorse e tutte intelligenze da anni si sono arenate su questo tema, ma il nostro è un territorio che ha altre vocazioni che vanno assecondate e sviluppate». 

Alle primarie per la scelta del candidato premier del centrosinistra ha sostenuto Renzi. Perchè? «Perchè sono convinto che il rinnovamento sia necessario. Per noi sono fondamentale il tema del rinnovamento della classe politica, il tema della lotta contro il partito dei nominati e soprattutto quel tema che è caro a me e che è stato caro a Renzi, quello dell’abbattimento dei costi della politica, del dimezzamento del numero dei parlamentari e dell’eliminazione dei privilegi. Su questi temi penso di raccogliere il consenso di quella parte degli elettori». 

Cosa pensa della candidatura a Taranto di Anna Finocchiaro? «Tutte le candidature sono legittime, davvero tutte, e tuttavia è un pugno nello stomaco la scelta di una candidatura calata dall’alto, come quella della Finocchiaro. Tutto il rispetto possibile, ma dopo 25 anni di Parlamento forse un giro fermi si può pure stare e dare la possibilità ad altre espressioni del territorio. Si stanno alimentando anche false giustificazioni. Si è detto che era necessario candidare qui un big. Così Taranto non avrà più problemi, Taranto avrà una voce in più a livello nazionale. Facendo questo discorso vorrebbe dire che Vico e Pelillo non valgono niente. A questo punto avremmo dovuto chiamare prima D’Alema o altri vip del partito nazionale, ma questo si chiama feudalesimo politico. E io sono contro il feudalesimo politico». 

La partita delle primarie è ancora aperta? «In questi giorni centinaia di iscritti chiedono di sapere se tutto è stato deciso o se c’è possibilità di vittoria anche per altri candidati. Io a tutti sto dicendo questo: che più gente vota alle primarie e più possibilità c’è di abbattere l’apparato di un partito miope, che non si rende conto che, comportandosi in questo modo, si tarpa le ali». [giacomo rizzo]
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