Secondo quanto riportato nel sito nel Nuovo MSI, fin da giovanissimo Saya ha simpatizzato per il Movimento Sociale Italiano e nel 1970, appena quattordicenne, ha partecipato alle giornate di Reggio Calabria. A 18 anni - si legge sempre nel sito - si arruola nel discolto corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza e viene ingaggiato dai Servizi segreti Nato come esperto in Espeg (Informazioni, sabotaggio, propaganda e guerriglia), controspionaggio e antiterrorismo.
Nel 1975 - prosegue la biografia pubblicata sul sito nel nuovo MSI - viene cooptato dal generale Giuseppe Santovito, allora capo del Sismi, e viene iniziato in una Loggia massonica riservata, divenendo poi Maestro Venerabile della Loggia «Divulgazione I» a carattere internazionale.
Nel novembre 1997 - sempre secondo il sito internet - Saya viene citato come principale teste d'accusa della Procura della Repubblica di Palermo nel processo contro Giulio Andreotti. Sempre nel '97 «viene congedato e messo "in sonno" massonico». Decide allora di dare vita al movimento politico «Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale», divenendone il capo.
«Laureato in legge e scienze politiche, cavaliere dell'Ordre International de la paix, nel dicembre 2002 - si legge infine nella biografia - viene nominato presidente onorario dell'UNFP (Unione Nazionale Forze di Polizia), il primo sindacato di Polizia interforze».
RICCARDO SINDOCA è il vice direttore generale del DSSA. Secondo le notizie biografiche pubblicate su internet, Sindoca è definito «esperto in criminalistica, iscritto al Collegio Periti Italiani di Roma, consulente tecnico di parte del caso Gladio». «Ha coordinato - proseguono le note - con delega dell'Autorità giudiziaria i Servizi interforze di polizia ed è stato insignito di numerose decorazioni. E' portavoce nazionale dell'Unione nazionale Forze di Polizia».
















