di FRANCO PETRELLI
ACQUAVIVA DELLE FONTI (BARI) - Sta per concludersi la snervante attesa e la trepida speranza della famiglia Lerario. Stamane torna a casa Sandra, l’animatrice dei bimbi sulla nave da crociera «Costa Concordia». Il cognato Giuseppe Scattagl i a , agente di Polizia, e la sua unica sorella Katia sono partiti in auto per riabbracciarla e riportarla a casa. Grande attesa quindi per questa mattina al civico 18 di via Cirillo. «Sono stati giorni terribili - racconta il papà di Sandra, Gino Lerario, commerciante di auto -, di pianti continui». Ma la ragazza è stata a suo modo un’«eroina» nel disastro, riuscendo a mettere in salvo nelle ore terribili del naufragio i venti bambini di diversa nazionalità che erano affidati a lei e ad una sua collega.
Fiero il papà Gino quando racconta come è riuscita nella sua piccola-grande impresa: «Poco dopo aver sentito il fortissimo boato dovuto all’urto rapidamente, quasi fosse un gioco, li ha radunati tutti sul ponte superiore, rassicurandoli e abbracciandoli continuamente per non evitare che si facessero prendere dal panico. Con molto sangue freddo è riuscita a farli imbarcare tutti su una delle prime scialuppe che stavano per essere calate, riuscendo infine a mettersi in salvo anche lei».
Nel naufragio Sandra, come moltissimi altri, ha perso tutti i suoi effetti personali. Ma l’importante ora per la famiglia e per la sua città è che torni a casa sana e salva: qui la mamma le farà trovare sul tavolo una prelibata crostata di frutta, il suo dolce preferito.
ACQUAVIVA DELLE FONTI (BARI) - Sta per concludersi la snervante attesa e la trepida speranza della famiglia Lerario. Stamane torna a casa Sandra, l’animatrice dei bimbi sulla nave da crociera «Costa Concordia». Il cognato Giuseppe Scattagl i a , agente di Polizia, e la sua unica sorella Katia sono partiti in auto per riabbracciarla e riportarla a casa. Grande attesa quindi per questa mattina al civico 18 di via Cirillo. «Sono stati giorni terribili - racconta il papà di Sandra, Gino Lerario, commerciante di auto -, di pianti continui». Ma la ragazza è stata a suo modo un’«eroina» nel disastro, riuscendo a mettere in salvo nelle ore terribili del naufragio i venti bambini di diversa nazionalità che erano affidati a lei e ad una sua collega.
Fiero il papà Gino quando racconta come è riuscita nella sua piccola-grande impresa: «Poco dopo aver sentito il fortissimo boato dovuto all’urto rapidamente, quasi fosse un gioco, li ha radunati tutti sul ponte superiore, rassicurandoli e abbracciandoli continuamente per non evitare che si facessero prendere dal panico. Con molto sangue freddo è riuscita a farli imbarcare tutti su una delle prime scialuppe che stavano per essere calate, riuscendo infine a mettersi in salvo anche lei».
Nel naufragio Sandra, come moltissimi altri, ha perso tutti i suoi effetti personali. Ma l’importante ora per la famiglia e per la sua città è che torni a casa sana e salva: qui la mamma le farà trovare sul tavolo una prelibata crostata di frutta, il suo dolce preferito.
