Tra chi ha dovuto affrontare tale situazione, sono molti coloro che hanno affrontato e vinto la malattia tornando all’agonismo in tempi più o meno brevi, mentre in qualche caso la gravità o la particolarità del male era incompatibile con l’attività sportiva e ha costretto lo sportivo al ritiro, come nei casi dell’olimpionico del nuoto Domenico FIORAVANTI, del fenomeno del rugby Jonah LOMU, che tentò un rientro ad alto livello nei Cardiff Blues ma poi dovette arrendersi (ed ora rischia un nuovo trapianto di rene), del calciatore Lionello MANFREDONIA, costretto a fermarsi dopo il suo malore in campo in un Bologna-Roma ed anche di RONALDO, che avrebbe voluto giocare ancora per un anno ma non ce l’ha fatta a causa dell’ipotiroidismo. Ci sono poi le storie di chi, abituato a misurarsi con gli avversari e i propri limiti, è stato capace di sconfiggere anche un altro nemico: la malattia.
Da Lance ARMSTRONG, che dopo il tumore ai testicoli è stato capace 7 Tour de France consecutivi, ad Eric ABIDAL che ha sollevato la Champions a Wembley a 40 giorni dall’operazione per rimuovere un tumore al fegato, sono tante le storie dei campioni che cadono nell’abisso del dolore e poi riemergono per tornare alle gare. Proprio in questi giorni cade il ventennale dell’annuncio di 'Magic' JOHNSON di avere il virus dell’Hiv. Da lì a poco il fenomeno dei L.A. Lakers dovette smettere, ma poi riuscì a tornare ed a vincere un magnifico oro olimpico con il Dream Team Usa a Barcellona '92.
Nel 1981 fu colpito da un male oscuro Franco BARESI, costretto ad uscire da Milanello su una sedia a rotelle: una virus misterioso gli aveva tolto le forze, impedendogli addirittura di camminare e si arrivò a vociferare di cancro. Invece, dopo tre mesi e mezzo di inattività, Baresi si ripresentò a Milanello sulle proprie gambe pronto a ripartire come se niente fosse. Malattia sconfitta anche da Lea PERICOLI, che ha fatto della lotta contro il cancro, soprattutto attraverso la prevenzione, una sua missione. La tennista milanese superò con successo un tumore al seno, proprio come Martina NAVRATILOVA e la pallavolista azzurra Eleonora LO BIANCO, mentre il nuotatore Paolo BOSSINI è tornato in vasca ad allenarsi per Londra 2012 dopo aver sconfitto un tumore al sistema linfatico. Lo schermidore Paolo PIZZO ha vinto il titolo mondiale di spada a Catania: a 13 anni i medici gli avevano diagnosticato un tumore alla testa, ma lui non si è mai dato per vinto ed ora sogna l'oro olimpico dopo quello iridato. Rapida guarigione da un problema cardiaco per lo sciatore svizzero Carlo JANKA, detentore della Coppa del mondo: operato il 23 febbraio scorso per risolvere un problema di aritmia, dopo appena sei giorni è tornato in pista per gli allenamenti e in gara a Kranjska Gora. La malformazione al cuore non riuscì a fermare neanche l’interista Nwankwo KANU, che il 2 settembre '96 fu bloccato dallo staff medico nerazzurro. Dopo un’operazione negli Usa, con la sostituzione della valvola aortica, e tanta fatica, il nigeriano tornò ad essere grande nell’Arsenal, dove vinse due campionati e due Fa Cup. A conferma che il cuore matto è problema trasversale, il caso di Roberto MORANDOTTI, ex cestista azzurro e di Bologna: la sua aritmia lo costrinse per due volte a lunghi stop agonistici, aprendo un vero e proprio caso di specie sui nullaosta medici. La fuoriclasse del tennis Venus WILLIAMS è invece tornata a giocare dopo aver battuto la sindrome di Sjoegren, «una malattia auto-immune che ad un certo punto mi aveva ridotto come una larva».
















