L’accesso al palazzo è rigorosamente top secret. A vigilare sulle entrate c'è un parente “fidato” dei Coppola, Donato Bianculli: l'uomo a cui Francis Ford aveva consegnato qualche anno fa le chiavi del Palazzo Margherita, per farne le veci in sua assenza, e che adesso si occupa del filtro diligente ed accurato per ogni ingresso. È certo che l’immobile, nel suo interno, resterà inibito a tutti, specie giornalisti e fotografi, fino alla cerimonia nuziale. La facciata esterna, invece, è già diventata un cult. A tutte le ore, davanti al palazzo si affollano turisti e curiosi per scattare foto ricordo. La calca di gente spesso manda il traffico in tilt.
Tra i tanti che si sono soffermati a guardare dall'esterno il Palazzo Margherita, anche l'interior designer italo-canadese Joe Taratufolo, che ogni tanto torna nella sua città di origine (Matera) per una vacanza. I suoi restauri incentrati sul “Sassi style”, la moda di concepire e scavare gli interni come veri e propri ambienti di tufo, lo hanno reso famoso oltreoceano ed hanno fatto impazzire miliardari e famiglie reali, da Joe Burnett e Donald Trumph (per il quale sta realizzando il primo Donald Trumph Hotel in Canada) a Ilary Weston e Grimaldi. L'occhio di Joe cade sul grosso portone del Palazzo Margherita e il suo sguardo un po' si aggrotta: «Coppola ha fatto una realizzazione di grande pregio che gli fa onore e regala alla comunità un vero gioiello. ll restauro della facciata è davvero molto bello e si capisce che è opera di grandi professionisti. Ma il portone io l'avrei concepito con molta più profondità ed intensità nel colore rispetto ai muri rompendo così la monotonia di aspetto che la facciata, nel suo insieme, sembra conservare».
Sarà pure, ma di sera, da qualche giorno, il buio regala alla facciata esterna un colpo d'occhio suggestivo grazie all'illuminazione dall'adiacente Palazzo Appio. È il regalo fatto a Francis Ford e Sofia dal loro cugino Donato Coppola, l'imprenditore bernaldese trapiantato a Londra e che ha comprato lo stabile che si trova accanto al Palazzo Margherita per ristrutturarlo e farne la sua residenza: «Mio fratello aveva promesso a Francis - dice Franco Coppola - di ristrutturare la facciata fatiscente del palazzo entro la data del matrimonio, per evitare un pessimo colpo d'occhio. A tempo di record è stata messa anche l'illuminazione serale e sono state tolte le impalcature esterne al cantiere, che sarà sospeso fino alla data del matrimonio di Sofia per non rovinare la scena. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Esattamente come avevamo promesso a Francis. D'altronde, mica potevamo fargli mancare un aiutino proprio in famiglia?». Parole di affettuosi cugini, oltre che buoni vicini di casa. [emilio salierno]