Sabato 13 Dicembre 2025 | 06:57

Dietro il «sistema Tedesco» spunta l'ombra delle protesi

Dietro il «sistema Tedesco» spunta l'ombra delle protesi

 

Sabato 26 Febbraio 2011, 08:19

02 Febbraio 2016, 22:58

di GIOVANNI LONGO e MASSIMILIANO SCAGLIARINI
BARI - Alla fine si ritorna sempre lì, alle protesi ortopediche. Quelle che hanno fatto la fortuna e la disgrazia di Gianpaolo Tarantini sono, secondo la procura di Bari, anche dietro le mosse dell’ex assessore Alberto Tedesco. I medici che acquistano protesi dalla ditta del figlio di Tedesco - dicono i pm, conferma il gip - ottengono raccomandazioni per la nomina a primario. E i manager che si oppongono ai desiderata di Tedesco vengono defenestrati. Illuminante, a questo proposito, sarebbe la vicenda della nomina del primario di ortopedia del «Santissima Annunziata di Taranto», dove Tedesco avrebbe fatto pressioni a favore del dottor Vincenzo Caiaffa. L’allora direttore generale Marco Urago ha invece scelto un altro medico, il dottor Nicola Annichiarico: e per questo - ipotizza il gip - sarebbe poi stato destituito dall’incarico, alla prima occasione utile. 

È lo stesso Urago a raccontare la circostanza in un interrogatorio con il pm Digeronimo. 
URAGO: «Una grande battaglia è stata sulla scelta dei primari». 
DIGERONIMO: «Oh! Vediamo queste scelte dei primari». 
U: «La scelta dei primari gli è andata malissimo all’assessore Tedesco». 
D: «E chi voleva lui come primari?». 
U: «Quando sono arrivato, la logica, devo dire la verità, era che normalmente alla Asl di Taranto arrivassero quasi sempre i trombati della Asl di Bari». 
D: «Ah! Come mai?». 
U: «Eh. Non riuscendo a sistemarli nella Asl di Bari, bisognava rifilarli da qualche parte. Io ho cominciato con il primario di oculistica. Che ho nominato io, che veniva da fuori, un tarantino che però era in Università, sta a Modena. Poi il primario di ortopedia, ho scelto il primario di ortopedia che veniva dall’ospedale di Chiavenna. Diciamo che non ho mai obbedito ai desiderata dell’assessore» . 
D: «E sì, ma chi erano i suoi prediletti? Chi doveva nominare? In questi due concorsi dove lei ha nominato altre persone...» (...). 
U: «Dunque quello più eclatante è il primario di ortopedia. È eclatante perché io ho nominato ... Non me lo ricordo, è uno di Grottaglie che stava a Chiavenna... (...) Che dopo che me ne sono andato io se n’è andato (...). Ortopedia è stata una battaglia ferocissima, perché c’erano moltissimi candidati che arrivavano e che dovevano essere sponsorizzati». 
D: «Chi voleva lui, Tedesco?». 
U: «L’attuale primario». 
D: «Cioè, poi è stato nominato?».
U: «È stato nominato adesso primario a Taranto ». 
D: «Quando, se lo ricorda?». 
U: «Un anno e mezzo dopo di me, un anno dopo che il primario di Grottaglie se n’è andato». 

Nel corso delle indagini, i carabinieri accertano che il 27 ottobre 2008 il nuovo direttore generale della Asl di Taranto, Angelo Colasanto, nominerà primario proprio il dottor Caiaffa. Ma perché Caiaffa? La risposta, secondo l’accusa, ha a che fare con gli affari di famiglia. Il 21 aprile 2009 i carabinieri hanno infatti effettuato una perquisizione nella ditta di Carlo Tedesco (figlio di Alberto), e nel computer trovano la lista dei clienti della Eurohospital. Ai primi posti di quella lista ci sono il professor Mori, il dottor Gismondi (primario e aiuto di ortopedia al San Paolo di Bari) e il dottor Caiaffa, che «risultano tra i maggiori utilizzatori» delle protesi Biomet vendute da Carlo Tedesco. 

Ora, Mori e Gismondi erano due dei componenti della commissione di valutazione (nominata da Urago) che ha selezionato la terna per il primariato al «Ss. Annunziata »: Caiaffa è tra gli idonei, ma poi Urago sceglie Annichiarico. La nomina di Annichiarico viene ufficializzata il 4 maggio 2007. Urago sarà destituito dalla guida della Asl di Taranto sette giorni dopo, l’11 maggio 2007, con una delibera della giunta regionale che gli addebita la responsabilità per gli 8 morti all’ospedale di Castellaneta facendosi forte del rapporto di una commissione d’inchiesta guidata dal futuro assessore Tommaso Fiore. Ebbene, il gip De Benedictis osserva che Urago non è tra gli imputati nel procedimento penale per i morti di Castellaneta: «Il fatto accaduto - scrive il gip - era grave, ma va considerato che il dottor Urago è stato allontanato dalla Commissione d’inchiesta regionale praticamente per una responsabilità meramente oggettiva». 

Tedesco, come ovvio, respinge in toto questa ricostruzione: «Urago - dice - ha dichiarato cose non vere». Ma è disarmante ciò che l’ex manager racconta al pm Digeronimo a proposito della sua visione della sanità, e del perché si fosse opposto alle pressioni di Tedesco: «Io volevo scegliere in autonomia perché, una volta riferii all’assessore questa evenienza, una volta mi ero trovato all’ospedale di Massafra e c’era una ragazza che era ricoverata in ospedale in seguito ad un incidente automobilistico, ed avevo trovato un politico del posto che stava lì che era il padre della ragazza. Dissi: “Va bene, non c’è problema, c’è dentro il primario”. Dice: “No, no, che quello l’ho nominato io, lo so come l’ho nominato, per questo sono preoccupato”. Questa è la logica, voglio dire».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)