TARANTO - Tentativi di depistaggio, mosse studiate a tavolino per cercare di cambiare il corso delle indagini sull'omicidio di Sarah Scazzi. Potrebbe arricchirsi di nuovi episodi il fronte apertosi con l'iscrizione sul registro degli indagati degli avvocati Vito Russo, ex legale di fiducia di Sabrina Misseri, e Gianluca Mongelli, ritenuti responsabili di tentato favoreggiamento per aver cercato di far cambiare avvocato a Michele Misseri.
Al vaglio del procuratore aggiunto Pietro Argentino e del sostituto Mariano Buccoliero ci sono due racconti. Il primo porta la firma di Carmine Misseri, fratello di Michele. L'altro di Ivano Russo, il ragazzo conteso da Sabrina e Sarah, contesa che costituirebbe il movente dell'omicidio della 15enne di Avetrana.
Carmine Misseri mercoledì scorso si è presentato, accompagnato dal suo consulente legale Lorenzo Bullo, in Procura per fare dichiarazioni da lui stesso definite importanti. Già sentito molte volte dagli inquirenti per capire se avesse raccolto le confidenze del fratello Michele, che lo chiamò il giorno del delitto, il 26 agosto, probabilmente mentre stava andando in campagna a nascondere il corpo di Sarah, Carmine l'altro giorno ha riferito di uno strano episodio che avrebbe visto come protagoniste Cosima, moglie di Michele, e la sorella Emma Serrano.
Le due donne con un pretesto di sarebbero presentate una decina di giorni fa a casa sua e dopo aver parlato di cose prive di importanza, ad un certo punto avrebbero tirato fuori da una borsa, un cellulare, avvolto in un panno. «Non si accende, eppure lo abbiamo messo in carica tutta la notte» avrebbero detto le due donne a Carmine, chiedendo il suo aiuto. Carmine, però, insospettito dal fatto che il cellulare era avvolto in un panno, quasi fosse una reliquia, ed avesse un paio di cuoricini attaccati, non lo ha toccato. Un paio di giorni dopo, Cosima ed Emma sarebbero tornate all'attacco, chiedendo a Carmine di aiutarle a prendere quel famoso cellulare, caduto inavvertitamente all'interno del cruscotto della Opel Astra di Cosima dopo essere stato poggiato nel vano che ospita l'autoradio estraibile.
Cosima, per rendere ancora più convincente il suo racconto, avrebbe detto al cognato di essersi ferita alle mani nel tentativo di prendere il cellulare ma anche in questo caso, Carmine, evidentemente fiutata la trappola, le avrebbe però invitate ad andar via. Mancano i riscontri alle dichiarazioni di Carmine, visto che ieri pomeriggio Cosima ed Emma, sentite dai carabinieri, hanno negato la circostanza e nella Opel Astra della famiglia Misseri non è stato trovato il famoso cellulare. Ma quale telefonino è? Forse uno di Sabrina? O uno che aveva toccato anche Sarah?
Ivano Russo, invece, è stato sentito l'altra sera sia riguardo all'alibi del 26 agosto (il giovane ha detto di aver passato il primo pomeriggio a casa, versione confermata dal fratello e dalla fidanzata di quest'ultimo), sia in merito a pressioni, quasi vere e proprie minacce, che avrebbe subito per dichiarare che Mariangela Spagnoletti, teste chiave contro Sabrina Misseri, era innamorata di lui
in maniera tale da minarne l'attendibilità. Due episodi sui quali saranno fatte ulteriori verifiche nei prossimi giorni allo scopo di accertare se c'è una unica regia, come sembra, o se si tratta, invece, di iniziative sconsiderate di singoli in cerca di celebrità.
















