«Come al solito questa notizia è stata di nuovo esposta male, dicendo cose non vere - ha aggiunto - E' frutto della nostra autodenuncia che abbiamo presentato all'autorità inquirente a Roma, che d'ufficio l'ha inviata alla Procura della Repubblica di Torino. A quanto pare ci dicono che abbiamo contraffatto le prove, che le abbiamo create ad hoc. Se è vero, ma penso che sia vero perchè se ne parlano in questo modo è senz'altro vero io non posso che essere indignato e deluso dalla giustizia italiana, da chi si occupa di questo caso», ha detto aggiungendo poi che «le notizie non escono a caso in questo Paese, ma escono da un'attenta regia».
«Arrivare anche solo a pensare - ha detto Lorenzi - che noi possiamo fare cose di questo genere di fronte all' omicidio del nostro piccolo Samuele è una cosa a dir poco incredibile, che non merita nessuna comprensione. Inizio proprio a vergognarmi di essere un cittadino italiano. Questo non è un Paese civile, non è un Paese dove si fanno le cose seriamente».
















