Il capo dell'ufficio stampa dell'ambasciata d'Egitto Ali Ashim ha detto che «non ci sono stati annullamenti di voli, ma tutto scorre nella più assoluta normalità», poichè, ha spiegato, «Taba è lontana dalle destinazioni più popolari del Mar Rosso, è una località turistica presa d'assalto soprattutto dagli israeliani e non dagli europei».
La situazione di normalità e tranquillità è stata ribadita anche dall'ufficio del turismo egiziano, che ha detto di aver ricevuto, dai viaggiatori in procinto di partire, solo richieste di informazione per accertarsi se vi fosse una situazione di pericolo.
A Napoli la titolare dell'agenzia di viaggio «Malibarn» conferma che i passeggeri in partenza non si sono lasciati impressionare: 'Dopo aver appreso la notizia di quanto accaduto a Taba avevamo messo nel conto anche qualche disdetta - ha spiegato l'agente di viaggio - Ma finora nessuno ci ha chiamato e le partenze previste sono state tutte confermate».
Anche tra i tour operator non si registrano effetti negativi immediati in seguito all'attentato di Taba."Nessuna disdetta. Tutte quelle persone che hanno prenotato partono, e sono diverse, visto il movimento che c'è in tutti i periodi dell'anno per queste destinazioni. Per il momento non c'è stata nessuna rinuncia», ha detto dall'ufficio stampa del tour operator Valtur, Lorena La Ruffa, confermando la tranquillità dei viaggiatori, non solo romani, ma anche di tutto il resto del Paese.
Ernesto Preatoni, azionista di riferimento di Domina Vacanze che ormai da anni opera con strutture alberghiere in Egitto e in altri Paesi europei e extraeuropei, esclude la possibilità di pesanti conseguenze sul settore turistico anche se ammette un possibile rallentamento delle prenotazioni.
«Fino ad ora - ha detto Preatoni - abbiamo ricevuto sei telefonate di chiarimento per quanto successo e una sola disdetta, e anche negli altri Paesi in cui siamo presenti c'è stata una reazione composta da parte dei turisti». La verità è che «il pubblico ha ben reagito di fronte a questa notizia perchè ormai ci stiamo abituando a convivere» con eventi di questo genere.
Preatoni, che ricopre anche la carica di presidente dell'Associazione per il Commercio fra Italia ed Egitto, non nasconde comunque la possibilità che «nei prossimi due giorni ci sia un po' di rallentamento nelle prenotazioni», come accaduto a gennaio dopo l'aereo caduto a Sharm. «Ma questo - ha concluso - è normale».
Brutte notizie invece per chi si è lasciato condizionare dalla paura e ha deciso di rinunciare al viaggio: l'Unità di crisi della Farnesina non ha ancora diramato alcun comunicato su eventuali variazioni dello stato di sicurezza del turismo italiano diretto in Egitto. Per questo motivo - fa sapere in un comunicato ai soci l'associazione di settore Astoi - non esisterebbero, in termini legali, ipotesi che possano consentire il rimborso in caso di disdetta o per l'eventuale rientro anticipato di viaggi in corso.