Avverte Roberto Saviano: «Come i soldati della gioventù hitleriana avevano scritto sulle fibbie il motto “Gott mit uns” (Dio è con noi), così i soldati dei clan spesso hanno portato e portano sul corpo tatuaggi che dimostravano la loro devozione, le collane con i volti santi, i braccialetti costruiti con grani di rosario come quello celebre di don Lorenzo Nuvoletta». Sia Campanella che Cossidente oltre alla rosa sulla spalla hanno tatuate sul deltoide delle immagini sacre. Cossidente una madonna e Campanella il Cristo. Qualche influenza la camorra l’ha avuta anche sui nuovi basilischi che, però, discendono dalla ’ndrangheta.
I soldati dei clan latinoamericani, soprattutto quelli della gang Mara Salvatrucha, nata a Los Angeles, ma presente ormai buona parte del continente americano, hanno il corpo completamente tatuato. I tatuaggi, in questo caso, servono a distinguersi dalle gang avversarie.
La mafia calabrese invece si nasconde. [vi. sma.]