«Tutta Italia deve essere grata alla scherma ed ai suoi magnifici atleti, Vezzali, Montano, Trillini, Sanzo ecc. dice Musumeci Greco- che ci consentono di esistere alle Olimpiadi senza dispiego di miliardi, di veline, sputi o scommesse e trucchi vari. Ancora una volta, con questa splendida disciplina, così poco pubblicizzata, abbiamo dimostrato di essere i primi al mondo. Oltre alle bellezze naturali, alle opere d'arte, alla Ferrari, al melodramma, c'è dell'altro che nessuno ci deve togliere, anche se la cecità di alcuni fa tutto il possibile per farla dimenticare».
Musumeci Greco ricorda che «in altri paesi tipo Francia, Germania, Inghilterra, che hanno appreso da noi tutti i segreti tramandati nei secoli da Maestro a Maestro, la scherma gode di ben altra considerazione, con un posto in prima fila nella cultura nazionale, con tutti i suoi annessi di storia, filosofia, romanticismo e quant' altro».
Ed è per riconsegnare all'Italia quello scettro emigrato all'estero, che è pronto un progetto con la finalità di rivalutare questa Arte che geneticamente ci appartiene.
Sulla scrivania dei politici, annuncia Musumeci Greco, «arriverà a breve un programma che prevede un rafforzamento o una introduzione della Scherma in tutte le sue sfaccettature, ed in tutti i campi che le competono. Dalla palestra di scuola, alle antiche sale d'armi, allo Spettacolo nei suoi mille aspetti».
«Cosa c'è di più moderno, attuale della più antica delle discipline, la Scherma? - conclude Musumeci Greco - Estro, velocità, fantasia, concentrazione, saldezza di nervi, risolutezza, armonia, eleganza, rispetto, cavalleria. Non è forse ciò che serve all'uomo e alla donna del XXI secolo?».