Dai sospetti all’imputazione. Danilo Restivo è formalmente accusato dalla polizia inglese di aver ucciso Heather Barnett, la sarta inglese di 48 anni, assassinata il 12 novembre del 2002 nel suo appartamento, a Bournemouth, in Inghilterra.
L’annuncio ieri sera del procuratore Alastair Nisbet: «Dopo attente considerazioni sulle prove consegnatemi dalla polizia del Dorset riguardo le indagini sull'omicidio di Barnett ho deciso che gli elementi sono sufficienti per imputare Restivo del suo omicidio». Danilo, dunque, non tornerà a casa. Almeno per ora. Resterà nel carcere di Crown Court di Winchester in regime di custodia cautelare. Lunedì un giudice stabilirà se dovrà restare in cella fino all’inizio del processo, la cui udienza preliminare è fissata già per questa mattina.
Non è chiaro cosa esattamente abbiano trovato gli inquirenti di così determinante per sostenere l’imputazione di Restivo. Mark Cooper, il poliziotto che ha diretto le indagini, precisa che le prove sono state tutte consegnate al magistrato: «Siamo stati in stretto contatto con la famiglia durante tutta questa indagine e abbiamo avuto un incontro per informarli delle accuse. Restivo - sottolinea - subirà un processo equo. E per questo è molto importante che nessuna informazione che possa pregiudicare il suo corso venga pubblicata in Gran Bretagna o all’estero».
Sul mosaico delle prove, messo a punto dagli inquirenti d’Oltremanica, non trapela nulla, ma il blitz di mercoledì mattina, con il relativo provvedimento di fermo notificato a Restivo, sarebbe stato deciso sulla scia di due elementi: la foto mostrata dal programma di Raitre «Chi l’ha visto?», in cui un adolescente Danilo viene ritratto mentre si punta un coltello alla gola, e la decisione di riaprire il processo per l’omicidio della studentessa sudcoreana Jong-ok Shin (Oki), avvenuto sempre a Bournemouth qualche mese prima dell’assassinio di Heather.
Per quel delitto, lo ricordiamo, fu condannato all’ergastolo Omar Benguit che ha sempre respinto l’accusa. Il suo avvocato, Giovanni Di Stefano, che nei giorni scorsi aveva parlato di un possibile coinvolgimento di Restivo nell’omicidio della ragazza asiatica, lunedì chiederà l’imputazione di Danilo anche per questo caso.
L’evoluzione delle indagini in Inghilterra è al centro dell’interesse anche della Procura di Salerno che si sta occupando della vicenda di Elisa Claps, uccisa a Potenza il 12 settembre 1993. L’avv. Giuliana Scarpetta, legale della famiglia Claps, è convinta che Restivo abbia ucciso la studentessa potentina: «Se gli indizi e le prove confermano effettivamente che è responsabile anche dell’omicidio di Heather Barnett, vuole dire che Danilo è un serial killer».
















