“Le attenzioni da me avute nei confronti di Frisullo - emerge da un interrogatorio di Tarantini – mi hanno consentito di essere dallo stesso presentato a Vincenzo Valente”, il direttore amministrativo della Asl arrestato ieri assieme a Frisullo e ad altre due persone. Negli interrogatori Tarantini ammette di aver pagato la escort “affinchè effettuasse prestazioni sessuali”. “Le diedi 500 euro per le prestazioni a Bari e 1.000 per prestazioni fuori Bari”.
Gli incontri tra Frisullo e De Nicolò – afferma Gianpi – avvenivano in un appartamento vicino alla Regione Puglia. “Io avevo la disponibilità e le chiavi in quanto lo stesso Frisullo me le diede nel 2007 chiedendomi di far effettuare dalla ditta di fiducia delle mie aziende opere di pulizia con cadenza, se non ricordo male, settimanale. Ho trattenuto le chiavi per i miei incontri occasionali con alcune ragazze. Ricordo di aver accompagnato la De Nicolò in quell'appartamento al fine di farla incontrare con lo stesso Frisullo e quindi, giunto quest’ultimo, io andai via. In quella circostanza, o forse in una successiva, prima di allontanarmi, consumammo in tre un pasto. Credo che anche in altre circostanze ho favorito gli incontri della De Nicolò con Frisullo”.
Secondo l’accusa, queste dichiarazioni di Tarantini sono confermate dalla De Nicolò che conferma gli incontri e i pagamenti e aggiunge: “Prima di lasciarci soli, Tarantini si è raccomandato con Frisullo di... non so, di vedere delle situazioni di affari, e si è raccomandato più volte di questo, di vedere bene delle sue situazioni, forse... non so, delle cose che gli aveva chiesto, riguardanti degli affari che magari interessavano Tarantini, dicendogli che lo avrebbe chiamato più tardi per qualcosa in più”. Nell’interrogatorio De Nicolò sottolinea pure di non essere stata “l'unica ragazza che lui (Tarantini ndr.) ha mandato a casa di Frisullo, perchè in confidenza mi ha parlato delle abitudini sessuali di Frisullo, quindi ritengo che abbia mandato altre ragazze”.
E conclude: “Una volta Frisullo mi disse 'le prossime volte non mettiamo di mezzo Tarantini, se vuoi, te lo riconosco io un regalinò, perchè forse Tarantini non voleva più pagare, non lo so (...)”.
DA ALTRI INTERROGATORI: GIANPI RIVELA QUANDO FECE ARRIVARE UNA ESCORT DA PARIGI
Per assecondare gli appetiti sessualidell’amico Sandro Frisullo, l’imprenditore Gianpaolo Tarantini assoldò un’amica escort facendola venire da Parigi a Bari, pagandole ovviamente tutte le spese e la prestazione sessuale. E' quanto emerge dai verbali di interrogatorio di Tarantini alla procura di Bari che hanno portato ieri all’arresto di Frisullo. La donna fatta arrivare da Parigi a Bari proprio per Frisullo è Vanessa Di Meglio.
«Vanessa di Meglio – spiega Tarantini – è una mia carissima amica, che ho conosciuto per il tramite di mia moglie circa 10 anni fa. Da allora ho continuato a frequentarla invitandola a feste nelle quali la riempivo di attenzioni, anche fornendole cocaina. Tendenzialmente la stessa non è una professionista del sesso, ma all’occorrenza non disdegna di essere retribuita per prestazioni sessuali. Ho favorito, nel 2007 e nel 2008, rispettivamente due prestazioni sessuali della stessa con Sandro Frisullo, retribuendola con un importo che credo si aggirasse sui 500 euro, oltre a pagarle il biglietto aereo, poichè la stessa veniva da Parigi, e ad ospitarla a Riva del Sole, a Giovinazzo (Bari)».
Quella con Vanessa di Meglio non è l’unica 'stravanganza' - secondo l’accusa – che Gianpi ha offerto a Frisullo in tema di escort. Altri incontri sessuali organizzati da Tarantini - emerge dagli atti – il politico li consumò nel lussuoso hotel milanese 'Principe di Savoia' con Sonia Carpentone che nel corso degli interrogatori è stata – a giudizio dei pm – “reticente” poichè ha confermato di aver avuto rapporti sessuali con Frisullo solo perchè – ha detto – il politico “mi piaceva”.
















