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Cassini e Huygens: il tributo a coloro che Saturno lo conoscevano bene

 

Giovedì 01 Luglio 2004, 11:36

02 Febbraio 2016, 19:01

La missione Cassini-Huygens, porta il nome di due grandi scienziati del passato, i cui nomi sono stati associati spesso ai loro pionieristici studi del "signore degli anelli", avvenuti nel XVII secolo.
Christiaan Huygens (1629-1695) scoprì Titano, il maggiore satellite di Saturno, e lo fece con osservazioni già complesse, per l'epoca: era il 1655. Lo scienziato olandese fu anche il primo, l'anno successivo, a sospettare che Saturno fosse circondato da un sistema di anelli.
Gian Domenico Cassini (1628-1712), divenuto direttore dell'Osservatorio di Parigi nel 1668, dedicò moltisime delle sue più importanto osservazioni a Saturno e ai suoi anelli. Nel 1675 scoprì la fascia quasi priva di materia che separa gli anelli A e B del pianeta, e che da allora è conosciuta come "Divisione di Cassini".
Tra il 1671 e il 1684 scoprì anche tre nuove lune del pianeta: Giapeto, Rhea e Tethys.
Era del tutto logico quindo, dedicare a Cassini la sonda principale in viaggio su Saturno e a Huyghens quella dela discesa su Titano.
La missione era in programma alla Nasa fin dalla fine degli anni settanta, ma nacque ufficialmente, come progetto, nel 1982 come progetto congiunto con l'Esa europea, a seguito delle altre missioni bilaterali come Galileo (per Giove) e Ulysses (per lo studio dei poli del Sole). Non senza difficoltà e diverse incomprensioni iniziali, si arrivò alla fine degli anni ottanta, con la decisione europea di fornire alla missione il modulo di discesa per l'esplorazione di Titano, grande satellite dotato di atmosfera simile a quella della Terra primordiale, mentre la Nasa avrebbe realizzato la sonda principale, oltre a mettere a disposizione le infrastrutture di lancio e naturalmente il razzo vettore.
A. Lo C.
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