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Il cordoglio del «cugino» Michele Placido: amava molto la cultura lucana

Il cordoglio del «cugino» Michele Placido: amava molto la cultura lucana

 

Mercoledì 06 Gennaio 2010, 19:11

02 Febbraio 2016, 21:13

IL CUGINO MICHELE PLACIDO: AMAVA MOLTO LA CULTURA LUCANA 
«Beniamino Placido era l’orgoglio della nostra famiglia contadina, uno di quelli che ce l’aveva fatta e anche il mio riferimento a Roma». Ne parla così Michele Placido, attore e regista e suo cugino di secondo grado (suo padre e il nonno di Beniamino erano fratelli, Ndr). «E la cosa curiosa – continua l’attore – è che quando morì suo padre fu proprio mio nonno Vincenzo, emigrato negli Stati Uniti, a sentirsi in dovere di dare una mano a questo ragazzino così intelligente». I ricordi sono tanti, spiega l’attore: «Ci vedevamo da Rosati in Piazza del Popolò e lui mi consigliava sulle mie scelte artistiche. Non solo. Mi ricordo che all’inizio voleva che facessi l’attore di teatro e che mi diceva sempre, 'per fare questo mestiere bisogna essere colti' e così non mancava mai di regalarmi dei libri». 
Ma Beniamino Placido amava anche molto la cultura lucana: «Ci teneva alle riunioni familiari come tutti i meridionali e gli piaceva mangiare». Infine, rivela l’attore-regista, «Beniamino quando seppe che ero diventato poliziotto a Roma si mise a ridere (il regista era nella celere romana negli anni Settanta, Ndr). Non aveva mai creduto che io fossi adatto a quel mestiere e diceva allora a mia madre: «Vedrai che a Michele lo ritroveremo prima o poi sul palcoscenico».

NAPOLITANO: UNO SPIRITO CRITICO 
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso in un messaggio alla famiglia la sua commossa partecipazione al cordoglio per la scomparsa di Beniamino Placido, "giornalista di profonda cultura e di fine e originale stile letterario" che, osserva il Capo dello Stato, "seppe indagare e far conoscere con spirito critico e visione lungimirante il fenomeno della televisione di massa e la sua influenza sull’evoluzione del costume sociale". 

FNSI: IMPOSSIBILE NON SENTIRNE LA MANCANZA
"Uno sguardo colto alla tv, ma senza distacco elitario; la ricerca e l’indicazione di una qualità che sapesse congiungersianche all’audience. Nella sua attività di critico televisivo per 'la Repubblicà, così come nei suoi programmi, Beniamino Placido ha lasciato unatraccia profonda anche per la straordinaria capacità di frequentare con ironiai luoghi della società di massa, proponendo la sua non comune cultura in modiaccessibili al grande pubblico. Impossibile non avvertirne la nostalgia". Èquanto si legge in una nota della Federazione nazionale della stampa italiana.
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