I dubbi sulla natura della cerimonia, protrattisi per tutta la giornata tra un andirivieni di affermazioni e smentite, sono stati sciolti solo stasera dalla Prefettura di Venezia, che ha avuto una serie di contatti con Palazzo Chigi. In un primo tempo sembrava certo che si sarebbe trattato di una cerimonia privata aperta alle autorità, ma era stato il sindaco di Camponogara, Desiderio Fogarin, ad affermare a gran voce che sarebbero stati funerali di Stato.
Incertezza nell' incertezza, era circolata anche la voce che lo stesso Sindaco avesse fatto delle affermazioni contrarie alla presenza di politici favorevoli alla guerra. Asserzioni che Fogarin aveva prontamente smentito: «Che intimamente io sia d'accordo o meno con la guerra - aveva detto - è un'altra cosa, ma io non ho mai detto niente del genere».
Funerali privati, si era detto, per volontà della famiglia del caporale, ora promosso primo caporalmaggiore, ma aperti alla partecipazione delle autorità per sottolineare che la scelta era motivata solo da un desiderio di maggiore intimità e non da polemica nei confronti di chicchessia.
Solo nel tardo pomeriggio, da fonti vicine alla prefettura veneziana, era cominciata a trapelare una qualche possibilità che i familiari del giovane cambiassero idea, e decidessero di accettare per il loro congiunto un onore che spetta a tutti i militari caduti sul campo di battaglia.
Un primo segnale di ufficialità era giunto dopo le 19.00: la stessa Prefettura di Venezia aveva annunciato che in concomitanza con i funerali sarebbero state esposte le bandiere italiana ed europea a mezz'asta in tutto il territorio nazionale, un'iniziativa già peraltro adottata nelle ore precedenti da alcuni comandi militari nella stessa Venezia.
Poi, intorno alle 21.00, le incertezze si sono concluse con l' annuncio che era stata scelta la formula dei funerali di Stato, che la famiglia aveva accettato.
















