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Da tangenti su petrolio lucano   ad appalti non chiari a Milano

Da tangenti su petrolio lucano   ad appalti non chiari a Milano

 
Da tangenti su petrolio lucano   ad appalti non chiari a Milano

Domenica 04 Gennaio 2009, 16:26

02 Febbraio 2016, 20:02

ROMA - I lavori per la costruzione a Milano, in via Melchiorre Gioia, della nuova sede della Regione Lombardia, appaltati da Infrastrutture Lombarde spa al Consorzio Torre (nel quale la società Impregilo ha una quota superiore al 90 per cento) per un importo di oltre 185 milioni di euro, sono finiti, per presunte irregolarità, nel mirino dei carabinieri per la tutela dell’ambiente.

In un rapporto di oltre 50 pagine, fondato per gran parte su intercettazioni telefoniche i militari hanno ipotizzato vari reati (dalla concussione, alla corruzione, dalla turbativa d’asta alla truffa, alle false fatturazioni) a carico, tra gli altri, di un alto dirigente di Infrastrutture Lombarde spa (società con capitale interamente della Regione Lombardia) e di alcuni dirigenti di Impregilo. 

I filoni investigativi seguiti dai carabinieri sono stati diversi: i fatti penalmente rilevanti sono stati portati all’attenzione del pm potentino Henry John Woodcock e da questi trasmessi, per competenza territoriale, alla Procura di Milano. 

L'indagine è derivata da intercettazioni svolte nell’inchiesta sulle estrazioni petrolifere in Basilicata, in particolare sul conto dell’ imprenditore materano Francesco Rocco Ferrara, arrestato per ordine della magistratura di Potenza e coinvolto, secondo i carabinieri, anche in alcune delle presunte irregolarità rilevate nei lavori per la nuova sede della Regione Lombardia. Alcune delle presunte irregolarità rilevate dai carabinieri avrebbero riguardato, in particolare, un subappalto per lo smaltimento di materiali contaminati da idrocarburi, affidato dal Consorzio Torre ad un’impresa riconducibile all’imprenditore Ferrara; e rapporti non lineari – che, ritengono i militari, lascerebbero ipotizzare interessi economici – tra un alto dirigente di Infrastrutture Lombarde Spa e alcuni dirigenti di Impregilo. 

Fatti di rilievo penale sarebbero emersi anche nel corso delle indagini che i carabinieri hanno svolto su altri subappalti, tra i quali quello, da circa otto milioni di euro, per i frangisole da sistemare sugli edifici della nuova sede regionale; e nel frequente ricorso alle varianti per ampliare a dismisura, secondo i militari, il costo dell’appalto.
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