OLBIA, 12 MAR - Si analizzano i filmati delle telecamere della zona, si verificano gli elementi trovati all' interno della cappella profanata e dentro il cimitero, elementi che saranno inviati anche agli specialisti del Ris di Cagliari. I carabinieri di Olbia stanno cercando di fare piena luce sul mistero della salma trafugata nel piccolo cimitero di Loiri Porto San Paolo, il furto dei resti di Gian Luca Luciano, figlio di Nostasio Lucianu - cognome diverso per un errore all'anagrafe - proprietario di una azienda di autotrasporti sarda, morto in un incidente stradale il 17 gennaio 1995 sulla Sassari-Olbia. Al momento nessuna ipotesi investigativa viene scartata: il furto potrebbe essere collegato ad una estorsione, ma finora non è arrivata alcuna richiesta di denaro. Si indaga comunque a 360 gradi: dalle messe nere a uno sfregio nei confronti della famiglia. I Luciano, sentiti dagli investigatori, non riescono a spiegarsi le ragioni del gesto che li ha sconvolti.
Al lavoro carabinieri e Ris, anche analisi filmati
Domenica 12 Marzo 2017, 12:36
















