Intanto oltre 150 tir sono ancora fermi, dalle 14 di ieri pomeriggio, sulla Statale 19 tra Padula e Buonabitacolo. I camionisti hanno trascorso la nottata all'interno dei loro automezzi. Sono stati rifocillati con bevande e pasti caldi preparati dai comuni di Padula, Sala Consilina ed Atena Lucana. Sono invece circa 400 le persone che, bloccate da mercoledì sera con le loro auto sulla Sa-Rc nel tratto che attraversa il Vallo di Diano, ospiti del centro di accoglienza attivato in una scuola di Atena Lucana Scalo.
Altri automobilisti, all'incirca duecento, si trovano nel centro di accoglienza allestito a Padula. Intanto nel Vallo di Diano continua a nevicare.
Le scuole del comprensorio restano chiuse anche oggi e domani.
E' legata al miglioramento delle condizioni del tempo la situazione sul tratto campano-lucano dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, bloccata da due giorni da una forte nevicata che ha fatto fermare centinaia di autoveicoli, tuttora incolonnati su entrambe le carreggiate.
La prefettura di Potenza ha reso noto stamani che circa 500 persone hanno trascorso la notte in diversi centri di accoglienza allestiti a Lagonegro e in alcuni comuni del Salernitano e in alberghi della zona di Lauria e Lagonegro, in provincia di Potenza. Ieri, per ospitare i viaggiatori, i militari del battaglione Lucania hanno trasportato nella zona circa 150 posti letto, prelevati da un centro della protezione civile di Tito (Potenza). Molti camionisti, comunque, hanno preferito trascorrere la seconda notte nei loro autocarri.
Per il momento, non si fanno previsioni sulla soluzione del blocco: oggi potrebbe essere la giornata decisiva, a condizione che la neve non torni a cadere. Infatti, gli automezzi bloccati sull' autostrada - molti dei quali viaggiavano senza catene, circostanza che ha peggiorato le cose - devono essere prima rimessi in marcia nelle due direzioni: solo dopo l' autostrada potrà essere riaperta.
Non accennano a diminuire i disagi alla circolazione provocati dalle abbandonati nevicate di questi giorni. In Calabria permane l'obbligo delle catene a bordo nel tratto dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria compreso tra Altilia e Rogliano, nel Cosentino, mentre, sulla Sila, è stato chiuso il passo della Crocetta sulla ss 107 Crotone-Paola.
Sull'autostrada, dove permane la chiusura a Sibari in direzione nord, comunque, la situazione, secondo quanto riferito dalla Polizia stradale, non crea particolari problemi.
Maggiori disagi, invece, si registrano in Sila dove gli spazzaneve dell' Amministrazione provinciale sono in azione per cercare di sgombrare le strade. Stanotte, sulla zona, sono caduti altri 30 centimetri di neve. Stamani non nevica, ma il cielo resta coperto e la temperatura si è attestata a meno un grado.
Stanotte, personale della Provincia, è stato impegnato nel soccorso ad un rappresentante di Cosenza rimasto bloccato dalla neve sulla strada di collegamento tra Lorica e Camigliatello. Lo spazzaneve è riuscito a raggiungerlo e ad accompagnarlo in albergo dove ha trascorso la notte.
In Toscana nevica sul tratto appenninico dell'A1 e tra Incisa Valdarno e Chiusi della stessa autostrada. La Polizia stradale precisa che, al momento, non ci sono problemi per il traffico anche se gli automobilisti sono invitati a viaggiare con catene a bordo.
La neve sta cadendo abbondantemente anche su Siena e Arezzo e, in generale, su tutte le zone collinari della regione.
Da stamani nevica in tutta l' Umbria ed anche Perugia è imbiancata da alcuni centimetri di neve.
Tutti i passi appenninici sono aperti ma transitabili soltanto con catene. Sulle superstrade e sulla viabiltà ordinaria - secondo quanto riferito dalla polizia stradale - si circola senza problemi, ma sono necessarie le catene a bordo.
A Perugia, dove nei giorni scorsi la neve aveva fatto soltanto fugaci apparizioni, nevica abbastanza intensamente dalle sei e per circolare in città sono necessarie le catene.
Le Marche sono state investite da un' altra forte ondata di maltempo. Nevica in tutta la regione, anche lungo la costa, e all' interno ormai è piena emergenza. A Fabriano, dove il sindaco Roberto Sorci ha chiesto lo stato di calamità, è scattato il secondo piano d' emergenza, l'allarme rosso.
Ci sono già stati vari crolli, e ora c'è anche il problema di smaltire i cumuli di neve - alti ormai più di due metri - formatisi ai lati delle strade dopo il passaggio degli spartineve. Il Centro operativo misto ha pensato di far caricare la neve su mezzi dotati di pale gommate, che la scaricheranno poi nei piazzali della periferia dove all' epoca del terremoto del '97 erano stati allestiti i campi container per gli sfollati.
Un'altra emergenza riguarda il cedimento dei tetti di stalle e capannoni dove sono ricoverati gli animali: 150 mucche in balia del gelo a Valdicastro, e ovini e bovini rimasti senza tetto nè cibo a Jesi. Nel Fabrianese e in Vallesina non ci sono frazioni isolate, mentre in provincia di Macerata una turbina dovrebbe liberare in giornata, tempo permettendo, le vie di accesso all' abitato di Valcareggia e Colcervasa di Cingoli. Situazione critica anche nel Montefeltro e nelle località interne dell' Ascolano.
Nelle ultime ore la perturbazione che ha messo in ginocchio l'entroterra si è spostata lungo la costa: ha nevicato a Pesaro, Fano, Civitanova Marche, Porto Sant' Elpidio, con forti mareggiate e disagi per la viabilità, anche in autostrada, dove c' è l' obbligo di catene a bordo. Centinaia le chiamate ai centralini dei vigili del fuoco con la richiesta di soccorsi. Scuole chiuse anche domani in gran parte della regione.
















