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Mafia, a Bari un blitz fin troppo annunciato

Mafia, a Bari un blitz fin troppo annunciato

 

Giovedì 02 Ottobre 2008, 20:02

02 Febbraio 2016, 19:57

BARI - Sono sette su 16 i presunti affiliati al clan mafioso di Savinuccio Parisi arrestati finora dai carabinieri in esecuzione di provvedimenti di carcerazione emessi dalla procura generale presso la Corte d'appello di Bari.

Il basso numero di arresti e le basse pene (patteggiate in appello) confermate dalla Cassazione il 23 settembre scorso, ha creato presso fonti della procura antimafia di Bari una «rassegnata presa d'atto sui risultati che ha dato il sistema processuale» nei confronti di un clan che negli anni Novanta era particolarmente attivo nel traffico di droga.

A quanto si è saputo, uno o due delle persone irreperibili sono in vacanza all'estero; le altre si starebbero scegliendo le carceri in cui costituirsi tra quelle più «confortevoli».

Questa scelta è stata fatta nelle ultime ore da Sergio Abbrescia (deve scontare 19 mesi) che si è costituito nel carcere di Larino (Campobasso). Tutti i destinatari dei provvedimenti sapevano, infatti, dal giorno della sentenza che sarebbero stati arrestati di lì a poco.

I provvedimenti di carcerazione sono stati consegnati dalla procura generale ai militari dell'Arma a fine giornata del 30 settembre, una settimana dopo la sentenza della Cassazione.

TRE SI COSTITUISCONO A MELFI
Si sono costituiti nel carcere di Melfi (Potenza) tre presunti affiliati al clan mafioso di Savinuccio Parisi resisi irreperibili dopo che nei loro confronti erano stati emessi provvedimenti di carcerazione dalla procura generale presso la Corte di appello di Bari.

Si tratta di Simone Russo, di 43 anni, di Amedeo Pesce, di 38 anni, e di Giovanni Lalario, anche lui trentottenne. In tutto gli ordini di carcerazione sono 16 e all'appello mancano ancora sei presunti affiliati al clan.

IL CLAN
Il clan Parisi, operante nel quartiere Japigia di Bari, fu praticamente smantellato dai militari del Ros che, l'8 marzo del 2001, eseguirono 76 arresti nell'operazione chiamata 'Blue moon'.

Agli imputati, tra cui luogotenenti del boss Parisi, l'accusa contesta di aver preso parte ad un'associazione mafioso-camorristica che avrebbe agito a Bari alla fine degli anni Novanta. Organizzazione che trasformò il quartiere Japigia in una centrale del traffico e dello spaccio di droga, del contrabbando di sigarette, del traffico di stupefacenti e di armi, di estorsioni. Disposta anche la confisca di tutti i beni del clan, del valore di diversi miliardi di vecchie lire.

Alcuni degli arrestati sono quelli che devono scontare le pene più pesanti: Biagio Cassano (condannato a 6 anni di reclusione), Michele Calzolaio (15 anni), Antonio Cardinale (quattro anni), tutti e tre elementi di spicco del sodalizio criminale facente capo a Savino Parisi.

In manette sono finiti anche Michele Abbrescia (3 anni e 8 mesi), Francesco Raffaele Peschetola (un anno e sette mesi) e Beniamino Pepe (un anno e sei mesi).
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