La Simmel Difesa di Colleferro è da anni nel mirino di associazioni pacifiste perchè accusata di produrre 'cluster bombs', ordigni esplosivi che disseminano centinaia di submunizioni che possono rimanere inesplose nel terreno, minacciando per anni la popolazione. L'azienda ha però negato di produrre questi armamenti ed ha fatto sapere di averli tolti dal proprio catalogo. Fondata nel 1948, Simmel è l'unico produttore in Italia di munizionamento e spolette di medio e grosso calibro. Ha 200 dipendenti. E proprio uno di loro racconta i primi, drammatici momenti: Stavo lavorando in un altro reparto lontano da quello esploso. Ho sentito un boato assordante, sono uscito fuori ed ho visto tutti che correvano. Ho sentito un tonfo al cuore.
BREVE STORIA DELLA SIMMEL
BARI - Nel sito della società www.simmeldifesa.com, si legge - in inglese - che «Fin dalla metà del XX secolo, Simmel Difesa è stata impegnata nel settore della difesa, sempre mantenendo una posizione leader nell'ambito dell'organizzazione della difesa europea».
«E' sorta nel 1948, come compagnia italiana dedicata alla produzione di munizioni di grosso calibro. Dal 1948 una crescita permanente ha caratterizzato la storia della Simmel Difesa, che è stata acquisita nel 1988 dal Gruppo Fiat con lo scopo di sviluppare ulteriormente la produzione con: munizioni di medio calibro, spolette meccaniche, polvere propellente, testate per razzi e missili».
«In questo periodo - conclude la Simmel Difesa - gli assets e l'esperienza di BPD (BPD Difesa, società della galassia Fiat, opera nel settore della produzione e del commercio di materie esplosive, congegni, armi, munizioni e missili; ndr) negli esplosivi e di Borletti nelle spolette sono state aggiunte a Simmel Difesa».
Fino alla scorsa primavera, la proprietà della Simmel Difesa era concentrata nelle mani della famiglia Maccagnani (che esprimeva anche le cariche di presidente-amministratore delegato e vice direttore generale). Poi, l'intero pacchetto azionario è stato ceduto al Gruppo britannico Chemring.
A quanto risulta, la società impiega circa 200 persone negli stabilimenti di Colleferro (Roma) e Anagni (FR).
Marisa Ingrosso
















