MODUGNO - Uno sportello d’ascolto per le vittime del gioco d’azzardo e patologico. L’iniziativa è del circolo cittadino delle Acli San Rocco e San Nicola da Tolentino, in collaborazione con il Sert.T, il Servizio per le Tossicodipendenze della Asl di Modugno. «Abbiamo deciso di intraprendere l’iniziativa dopo un periodo di confronto su idee e contenuti – spiega Vito Sante Martinelli, presidente del circolo Acli – la dipendenza da gioco d’azzardo è una malattia da curare, un problema che si sta diffondendo in maniera subdola e silenziosa nel nostro paese».
Secondo i dati diffusi dal dipartimento dipendenze patologiche della Asl, infatti, solo nel 2012, i giocatori d’azzardo problematici e patologici che hanno avuto accesso ai Ser.T della provincia di Bari sono 84, di cui 14 solo a Modugno, prevalentemente uomini, di età compresa tra i 40 e i 50 anni. Un dato in crescita secondo le ultime stime, ma che non tiene conto del folto sottobosco di utenti silenziosi, sempre più prigionieri dei meccanismi tipici dei numerosi sistemi di gioco, legali e non, esistenti.
Secondo Danilo Sciannimanico, delegato di zona della Fit, Federazione Italiana Tabaccai: «Gratta e vinci, slot machine, lotto e superenalotto sono trasversali per ceto sociale, sesso ed età e la gente ci si dedica, perché in tempi di crisi una vincita è considerata ancora di salvezza. Ma le rivendite non spingono i cittadini a giocare – assicura – conosciamo i nostri clienti e in più occasioni abbiamo dissuaso disperati che abusano».
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