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Blitz su gruppo di persone: si cerca Tommy

Blitz su gruppo di persone: si cerca Tommy

 

Sabato 01 Aprile 2006, 14:30

02 Febbraio 2016, 19:25

PARMA - Sarebbero addirittura trentotto le persone fermate e attualmente sotto interrogatorio tra il Comando provinciale dei carabinieri di Parma e l'Ufficio stranieri della Questura nell'ambito dell'inchiesta sul rapimento del piccolo Tommaso Onofri, il bimbo di 18 mesi sparito da casa un mese fa. A quanto emerge, carabinieri e polizia avrebbero setacciato stanotte diversi casolari della bassa Parmense, Reggiana e Mantovana, trovando tracce del passaggio del bambino. Tra le persone attualmente sotto accertamento ci sono per lo più siciliani, ma anche alcuni calabresi e, a quanto pare, anche qualche straniero. Ancora però incerto il movente: le indagini negli ultimi giorni erano tornate a muoversi lungo la pista del riciclaggio.
Tra l'altro, gli inquirenti avrebbero indagato anche nella direzione della famiglia di Onofri: infatti, starebbero valutando la posizione del secondo marito, attualmente in carcere, di Francesca Traina, la prima moglie di Paolo Onofri.
Le indagini, infatti, potrebbero convergere su un giro di soldi e ritorsioni che potrebbero portare proprio al secondo marito della Traina, in carcere per omicidio a Vigevano. Ma per ora si tratta ancora e solo di supposizioni.

C'è anche Mario Alessi tra i fermati dalla Polizia e dai Carabinieri nel quadro delle indagini sul sequestro del piccolo Tommy. Alessi è l'operaio di 44 anni indagato per sequestro di minore.
L'operaio si trova negli uffici della questura di Parma e sarebbe ora sotto interrogatorio da parte del pubblico ministero Erede.

LEGALE FAMIGLIA, "INCROCIAMO LE DITA"
«Incrociamo le dita». Così il legale della famiglia Onofri, Claudia Pezzoni, commenta la svolta nelle indagini del rapimento del piccolo Tommaso, che oggi ha portato 25 persone sotto interrogatorio: la speranza è che si arrivi al piccolo rapito. Il legale, che stamattina ha sentito i genitori del piccolo Tommy, definisce i loro sentimenti come un misto di ansia, angoscia e speranza: «Cosa le devo dire, ansia speranza, stanno aspettando, cercando di fare le cose di tuti i giorni: dopo un mese è diventata una cosa angosciante per tutti. Un mese per il tempo investigativo è un tempo normale, per una famiglia è un tempo lunghissimo». Sulle indagini, l'avvovato Pezzoni spera in una svolta definitiva: «Non possiamo dire nulla di specifico: gli investigatori mantengono il più stretto riserno, questo momento investigativo è ancora più delicato degli altri. A distanza di un mese, con i risultati del Ris sul tavolo dei magistrati, la speranza è che si possano unire tutti gli elementi e andare nella direzione giusta». E poi dal punto di vista «scaramantico» c'è la speranza legata a una data speciale, quella del 2 aprile, in cui l'anno scorso Tommy fu battezzato e in cui morì papa Giovanni Paolo II: «Domani facciamo il lancio di palloncini - spiega Pezzoni - assieme al comitato «Tommaso libero». A Parma saremo in piazzale Picelli, a Roma in queste ore si sta scegliendo una piazza assieme al sindaco Veltroni».
La famiglia, se se la sentirà , sarà forse alla manifestazione di Parma.
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