BARI - Il giorno dopo la presentazione della lista pugliese del Pdl si fanno i conti dei «morti» e dei «feriti». Sul campo sono rimasti pezzi da novanta, parlamentari uscenti, che hanno svolto nell’ultima legislatura, su diversi fronti, battaglie per il partito e per il Sud.
L’ex ministro Raffaele Fitto ha governato gran parte della partita: «Noi giochiamo la nostra partita per vincere alla Camera. Siamo convinti che dalla Puglia può venire e verrà un contributo decisivo con una vittoria al Senato non scontata, per la quale c'è da lavorare molto».
L’ex ministro aggiunge che «in Puglia ci presentiamo con una lista che ha al suo interno una scelta di conferma e di rinnovamento. Mettiamo in campo personaggi che hanno avuto una esperienza parlamentare positiva in questi anni ma abbiamo anche la possibilità di rinnovare questo gruppo parlamentare. E lo facciamo con una squadra tutta pugliese, e che penso sia un elemento molto importante. Lo facciamo con la consapevolezza che la sfida in Puglia è quella di una regione tra le cinque fondamentali per poter modificare il risultato elettorale, in modo particolare al Senato».
Il malumore nel partito è evidente.
Ma l’esito dello scontro era scontato. I posti a tavola, in posizione utile per essere eletti, previsioni alla mano sono una dozzina, tra Camera e Senato, e se dovesse andare meglio, aumenterebbero di qualche unità.
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