CERIGNOLA - Prima cinque buste inviate alla moglie Irina Lucidi nella sua casa di St. Sulpice, con la data di partenza del 4 febbraio, contenenti complessivamente 4400 euro, ma nessun messaggio, poi altre due buste contenenti denaro in banconote da 50 euro (l’una con 950 euro, l’altra con 450) ritrovate nella cassetta postale di Cerignola Campagna.
Dopo aver sperato che quei 7500 euro prelevati da Matthias Schepp prima di suicidarsi fossero stati utilizati per affidare a qualcuno le sue su gemelline, ora l’ipotesi cade: ieri i soldi sono stati ritrovati. Prima di suicidarsi a Cerignola, l’uomo li aveva spediti alla moglie in quello che sembra essere un gesto di sfregio verso la ex consorte e che non lascia presagire nulla di buono per la sorte delle piccole.
Il ritrovamento nella cassetta della posta di Cerignola è stato possibile dopo una segnalazione alla polizia documentata da una foto scattata dalla fessura. Le due buste - come le altre 5 recapitate in Svizzera - non contenevano alcun messaggio. Trova così conferma il sospetto, anticipato ieri dalla Gazzetta, che l’uomo prima di morire avesse spedito sette lettere, perché tanti erano i resti di francobolli ritrovati nella sua auto dalla polizia foggiana. Per inciso, e verosimilmente senza alcun nesso col caso Scheep, nella stessa cassetta postale è stata ritrovata una busta indirizzata alla polizia contenente frasi sconnesse e minacciose ed un proiettile calibro 9. Ma sembra che la busta fosse lì da molto tempo.
Ieri intanto, la polizia francese ha confermato che secondo una testimonianza Matthias Schepp era stato visto a Propriano, in Corsica, appena sceso dalla nave «Scandolà» della Compagnia CMN, dove gli era stata assegnata la cabina numero 212. L’uomo, ha aggiunto un testimone, sarebbe stato visto entrare nella cabina da solo: segno che le gemelline potrebbero essere scomparse nel tragitto tra la Svizzera e la Francia e che quindi in Italia non sarebbero neppure mai giunte.
Schepp si era imbarcato a Marsiglia e proprio lì aveva prelevato da 5 bancomat quei 7.500 euro. Resta invece avvolto nel buio più totale l’eventuale viaggio di ritorno verso Marsiglia o da Propriano verso un porto italiano e di qui in auto fino a Cerignola, dopo una sosta, giovedì scorso (poche ore prima di suicidarsi lanciandosi sotto l’Intercity in transito alle 22.47), in un ristorante di Vietri sul Mare, dove aveva mangiato una pizza, da solo, ed era apparso sereno.
Comunque a Cerignola si cerca ancora. Ed anche se non c’è nessuna conferma ieri sera è girata la voce secondo cui si stava scandagliando con particolare cura un pozzo nelle campagne cerignolane. C’è anche una nuova testimonianza. Una signora, proprietaria del «Bar Fiore» di corso Scuola Agraria, a Cerignola, ha rotto gli indugi e sostiene con fermezza che mercoledì o giovedì Matthias Shepp, Alessia e Livia erano stati nel suo locale. Matthias le avrebbe chiesto di poter utilizzare la toilette per Livia; padre e figlia si sarebbero recate nel retro del bar, mentre la signora aveva offerto un bicchier d’acqua ad Alessia. Una volta tornati nel locale anche Livia si sarebbe attardata a bere dell’acqua, col papà che la sollecitava a far presto, in un italiano con inflessione straniera, nel timore di «perdere il treno».
Una segnalazione come mille altre, se non fosse che il locale è dotato, essendo anche una ricevitoria della Lottomatica, di un sistema di videsorveglianza interna che ha sicuramente registrato le immagini degli ultimi 15 giorni. Pare che la polizia abbia già visionato parzialmente i filmati (ma finora senza riscontri) che oggi saranno scaricati su una «pen drive».
Pare che anche i cani molecolari non abbiano rilevato le tracce delle bimbe nel bar anche se ormai si avvicina alla scadenza il tempo limite entro il quale i cani riescono a fiutare le tracce, dopo aver annusato gli effetti personali delle persone da cercare. Tanto se più se vengono usati prodotti, come i detersivi, che inquinano il campo da annusare. Ed oltre alla signora, che arricchisce il suo racconto su particolari sull’abbigliamento delle bimbe (che indossavano due giubbotti imbottiti di colore blu e viola) potrebbe forse essere utile, sempre per non trascurare alcunchè, verificare le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza esterna di un istituto di vigilanza privata, attiguo al bar.
ORE 12: 49 - PROCURATORE,IPOTESI PEGGIORE PIU'PROBABILE
“L'ipotesi più drammatica, purtroppo, è molto probabile, anche se tutto è ancora possibile e non abbiamo ritrovato corpi di bambini al momento”, Così il procuratore di Marsiglia, Jacques Dallest a proposito di Alessia e Livia, le due gemelle svizzere di cui non si ha più notizia.
Dallast , precisa che il padre “non è stato più visto” dopo il traghetto, “in compagnia delle bambine. Se ne deduce che sia sceso a Propriano ma senza certezza, poichè il traghetto proseguiva fino in Sardegna”. “Fra l’arrivo a Propriano, il 1 febbraio al mattino, e il suo suicidio, la sera del 3 febbraio, non abbiamo testimonianze formali finora che stabiliscano la presenza delle bambine con lui”.
“Ci sono diverse ipotesi – ha continuato il magistrato – la più triste e la più tragica sarebbe quella che l’uomo abbia ucciso le bambine, o durante la traversata fra Marsiglia e Propriano, o successivamente”. Ma, aggiunge, “può averle affidate in custodia ad una terza persona ma questo, dopo 11 giorni, sarebbe almeno un pò sorprendente”.
“C'è comunque un elemento inquietante – ha detto ancora - il fatto che abbia inviato per posta alla moglie una importante somma di denaro prelevata a Marsiglia. Ci sono dubbi su quanto abbia potuto dare a una persona per custodire le bambine”.
ORE 12:50 - PUGLIA, SOMMOZZATORI IN CISTERNE
Sono al lavoro già da alcune ore due sommozzatori del Nucleo Sommozzatori dei vigili del fuoco di Bari che stanno ispezionando insieme con gli uomini della sezione Speleo-alpino-fluviale dei Vigili del fuoco di Foggia una zona chiamata 'area 2' a poche decine di metri dalla stazione Campagna di Cerignola. Il compito dei sommozzatori è quello di ispeziona e controllare alcune cisterne e alcuni vasconi presenti nella zona.
Contemporaneamente, in una zona attigua gli uomini del soccorso alpino, avvalendosi di uno dei cani molecolari, stanno battendo alcune zona della campagna cerignolana. Al momento non si segnalano novità.
















